Il romanzo "Eugenia Grandet" di Honoré de Balzac è ambientato nella cittadina di Saumur e racconta le vicende della famiglia Grandet.
Dopo la Rivoluzione Francese, papà Grandet investe i beni dell'eredità paterna e riesce ad accumulare una discreta fortuna, anche grazie ad uno speciale fiuto per gli affari e alla sua proverbiale avarizia. L'uomo, infatti, si ostina a voler vivere con grande modestia, non concedendo a se stesso, né alla moglie o alla figlia Eugenia, alcun lusso.
A spezzare la monotonia della vita di provincia arriva un giorno da Parigi il giovane e affascinante Charles, nipote di papà Grandet, il cui padre si trova in tali difficoltà finanziarie da togliersi la vita.
Eugenia e Charles si innamorano, ma papà Grandet è assolutamente contrario al loro amore e spedisce il giovane in India affinché si crei una propria fortuna.
Prima che Charles parta, Eugenia gli dona tutto l'oro che possiede, con la promessa di ritrovarsi un giorno per coronare il loro sogno d'amore. Papà Grandet nel frattempo paga i debiti del fratello, ne rileva l'azienda e riesce addirittura a farla fruttare, guadagnando così molto denaro.
Quando però scopre che la figlia ha regalato tutto il suo oro a Charles, va su tutte le furie e la punisce rinchiudendola in casa a pane ed acqua. La madre, che soffre moltissimo per il comportamento del marito, alla fine muore di dolore e papà Grandet riesce ad estorcere alla figlia la parte di eredità che le spetterebbe.
Dopo qualche anno anche papà Grandet muore ed Eugenia si ritrova ad essere padrona di un'immensa fortuna. Nonostante i molti pretendenti, la donna rimane fedele alla lontana promessa d'amore fatta a Charles, il quale, ignaro della ricchezza di Eugenia, le scrive una lettera in cui le restituisce quanto da lei donatogli anni prima e le annuncia il proprio matrimonio con una ricca ereditiera.
Anche Eugenia, infine, si sposerà con un uomo che però non ama e trascorrerà la sua vita da donna ricchissima facendo del bene ed aiutando le persone bisognose.
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