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giovedì 12 marzo 2020

LA GUAZZA DI PASCOLI PARAFRASI E ANALISI

LA GUAZZA   (LA RUGIADA)

Laggiù, nella notte, tra scosse
d’un lento sonaglio, uno scalpito
è fermo. Non anco son rosse
le cime dell’alpi.

Nel cielo d’un languido azzurro,
le stelle si sbiancano appena:
si sente un confuso sussurro
nell’aria serena.    


Chi passa per tacite strade?
Chi parla da tacite soglie?
Nessuno. È la guazza che cade
sopr’aride foglie.

Si parte, ch’è ora, nè giorno,
sbarrando le vane pupille;
si parte tra un murmure intorno
di piccole stille.

In mezzo alle tenebre sole,
qualcuna riluce un minuto;
riflette il tuo Sole, o mio Sole:
poi cade: ha veduto.


PARAFRASI

In lontananza, nel buio della notte, un cavallo è fermo in una stalla, mentre le mucche dondolando pigramente fanno risuonare il loro campanaccio. Le cime dei monti non si sono ancora arrossate (per l'alba). Le stelle iniziano a scomparire nell'azzurro chiarissimo del cielo. Nell'aria tersa si sente un brusio indistinto. Chi cammina per le strade ancora silenziose? Chi chiacchiera sulle soglie di case in cui le persone stanno ancora dormendo? Nessuno: è solo la rugiada che si posa sulle foglie riarse.
E' ora di partire, anche se ancora non si è fatto giorno e non si vede nulla pur spalancando gli occhi (vane pupille). Si parte tra un mormorio di piccole gocce. In mezzo al buio qualche goccia di rugiada brilla per un istante riflettendo la luce del sole nascente. E dopo aver visto, cade a terra.


ANALISI METRICA

Lirica composta da 20 versi (quasi tutti novenari tranne  il verso che chiude ogni strofa che è un senario) divisi in 5 strofe. I versi rimano secondo uno schema regolare ABAB CDCD EFEF eccetera.
Nella prima strofa "scalpito/alpi" è rima tronca.
La punteggiatura, le pause e i frequenti enjambements conferiscono alla poesia un ritmo lento, che ben si accorda con il contenuto e il paesaggio descritto: è l'alba, la campagna si sta risvegliando, molti ancora dormono e i rumori sono pochi e indistinti.



FIGURE RETORICHE

Sineddoche: v. 2 "lento sonaglio" si intende il movimento pigro delle mucche (sono loro che si muovono lentamente, non certo il campanaccio) -  vv. 9 e 10 "tacite strade" - "tacite soglie", qui intende le persone che parlano in strada o sull'uscio (le strade non parlano e quindi non possono essere silenziose, così come le case) - v. 14 "vane pupille" (intende gli occhi) v. 17 "riflette il tuo Sole" (qui intende la luce del sole)
Metonimia= v. 2"uno scalpito è fermo"--> scalpito è usato per intendere "cavallo": è il movimento frenetico degli zoccoli
Anastrofe: v. 3 "Non anco son rosse"
Sinestesia: v. 5 "languido azzurro"
Enjambements: v.1 "scosse/ d'un lento sonaglio" v. 2 "uno scalpito/è fermo" - v. 3 "son rosse/le cime" - v. 7 "confuso sussurro/nell'aria serena" - v. 11 "cade/sopr'aride foglie" - v.15 "intorno/di piccole stille".
Anafora: vv. 9 e 10 "Chi... Chi"  - vv. 13 e 15 "Si parte... Si parte" -  v. 17 e 19 "sole, Sole... Sole"
Calembour= v.17 "sole...Sole"
Personificazione: v. 17 "o mio Sole"





























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