Silvia Ascensi è una maestra di Perugia che, dopo la tragica morte del padre, si reca a Roma per chiedere al deputato Marco Verona il trasferimento in altra sede. L'uomo, ex studente del padre, si adopera subito per accontentarla e la presenta al cavalier Martino Lori, segretario presso il Ministero dell'Istruzione.
Dopo qualche tempo Silvia e il Lori si sposano, ma il loro matrimonio non è felice. L'uomo si accorge che Silvia non lo ama, che è fredda e superba nei suoi confronti, ma, essendo di carattere mite, cerca di scusarla, attribuendo il comportamento della donna alla turbolenta infanzia e alla separazione dei genitori.
La situazione, però, precipita al punto che Silvia lascia il marito e se ne va di casa.
L'uomo è costernato, tanto più che lo stesso giorno riceve un biglietto di convocazione da Marco Verona, in procinto di diventare ministro. Durante il colloquio Martino Lori, oltre a ricevere una proposta di lavoro, viene a sapere che Silvia ha chiesto consiglio proprio al Verona e che tutto è stato appianato durante la loro conversazione.
La sera stessa, infatti, Silvia torna a casa ed effettivamente sembra un'altra donna: si mostra pentita, è affettuosa e Martino Lori sente di avere finalmente accanto la moglie che aveva sempre sognato. Quando dopo qualche mese nasce loro una bambina, all'uomo sembra di aver raggiunto la felicità.
Anche Marco Verona, che nel frattempo ha lasciato la politica, dimostra grande affetto per la piccola Ginetta, comportandosi quasi come un padre: oltre a farle spesso visita, le porta costosi regali e cerca di soddisfare ogni suo capriccio.
Quando la bambina mostra interesse per la musica il Verona prende ad accompagnarla a teatro e, qualche volta, Silvia si unisce a loro. Proprio dopo una serata trascorsa fuori, la donna rientra con una brutta tosse che la condurrà alla morte in soli 5 giorni.
Martino Lori è stravolto dall'accaduto, ma anche il Verona dà mostra di provare un dolore fortissimo, al punto da lasciare perplesso l'amico.
Dopo la morte di Silvia, il Verona si reca quotidianamente a trovare Ginetta, mentre il Lori trova più conforto nel curare con assidua frequenza la tomba della moglie. Il legame tra Marco Verona e Ginetta si farà sempre più saldo al punto che sarà proprio l'uomo a scegliere per lei come marito il ricco marchese Flavio Gualdi.
Dopo le nozze, però, il Lori inizia a sentire la mancanza dell'amico che adesso, invece di recarsi a casa sua come faceva prima, preferisce andare a trovare Ginetta a casa del marchese. Martino Lori si sente via via sempre più escluso da quel nucleo familiare dove a stento ci si accorge della sua presenza. Chiuso nella solitudine della sua casa all'uomo non resta che tornare col pensiero al passato finché un giorno, un'illuminazione gli fa capire il perché dell'attaccamento di Verona a Ginetta e la ragione del grande dolore che lo aveva colto alla morte di Silvia. Finalmente Martino Lori capisce quella verità che non aveva mai saputo comprendere. Dopo una giustificata rabbia iniziale, all'uomo non resta che accettare lo stato delle cose e, come tutte le sere, si avvia verso il cimitero per far visita alla moglie.
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