Questa novella fa parte della raccolta "Berecche e la guerra" inclusa nel ciclo "Novelle per un anno" e racconta il pomeriggio di Cinci, un ragazzino che, dopo essere tornato da scuola, trova, come spesso accade, la porta di casa chiusa a chiave. Ad attenderlo c'è solo Fox, il suo cane, mentre la madre non è ancora tornata dal lavoro.
Cinci è sconsolato e stanco di dover ogni volta aspettare e si siede davanti all'uscio con la testa sulle ginocchia. Succede spesso che quella madre giovane e ancora bella faccia tardi dalle case dei signori dove presta servizio e quando lui la vede arrivare, trafelata, nervosa e con gli occhi sfuggenti, non riesce a fargli altre domande. Così come non chiede mai del padre che non ha mai conosciuto.
Adesso è pomeriggio inoltrato e Cinci senti forti i morsi della fame, così decide di bighellonare un po' per la campagna in cerca di qualche frutto.
Si incammina verso il paese, nota alcune donne che chiacchierano in piazza e poi, preso dalla noia, entra nella piccola chiesina. L'ambiente così silenzioso e raccolto gli fa venir voglia di gettare a terra il fagotto dei libri. Il rumore, l'eco che si sprigiona, gli sguardi di rimprovero delle vecchine sedute nelle panche davanti lo spingono di nuovo fuori.
Una volta uscito, risale una stradina e si ferma ad ammirare la campagna appoggiato ad un muretto di pietra. Proprio lì accanto c'è un ragazzo che sta cercando di catturare una lucertola. Anche Cinci vorrebbe partecipare alla caccia, ma l'altro ragazzo, dopo essere riuscito a prendere la bestiola, la sbatte con forza contro una pietra uccidendola.
Cinci si arrabbia per questo gesto e i due ingaggiano una lotta, finché Cinci gli tira con violenza una pietra sulla testa. Il ragazzo adesso è a terra, col sangue sulla faccia e Cinci capisce che è morto, ma non può credere di essere stato lui. Gli sembra tutto un sogno quello che è successo e, come in sogno, riprende la via di casa col fagotto di libri sotto braccio. Attraversa di nuovo il paese e torna a sedersi davanti alla porta di casa sua. La madre non è ancora tornata, nessuno lo ha notato, nessuno ha visto niente. Solo la luna sembra essere stata testimone di tutto. Per questo il ragazzo si sente tranquillo, come se non si fosse mai mosso da lì.
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