Questa novella fa parte della raccolta "Berecche e la guerra" inclusa nel ciclo "Novelle per un anno" e racconta il pomeriggio di Cinci, un ragazzino che, dopo essere tornato da scuola, trova, come spesso accade, la porta di casa chiusa a chiave. Ad attenderlo c'è solo Fox, il suo cane, mentre la madre non è ancora tornata dal lavoro.
Cinci è sconsolato e stanco di dover ogni volta aspettare e si siede davanti all'uscio con la testa sulle ginocchia. Succede spesso che quella madre giovane e ancora bella faccia tardi dalle case dei signori dove presta servizio e quando lui la vede arrivare, trafelata, nervosa e con gli occhi sfuggenti, non riesce a fargli altre domande. Così come non chiede mai del padre che non ha mai conosciuto.
Adesso è pomeriggio inoltrato e Cinci senti forti i morsi della fame, così decide di bighellonare un po' per la campagna in cerca di qualche frutto.
Si incammina verso il paese, nota alcune donne che chiacchierano in piazza e poi, preso dalla noia, entra nella piccola chiesina. L'ambiente così silenzioso e raccolto gli fa venir voglia di gettare a terra il fagotto dei libri. Il rumore, l'eco che si sprigiona, gli sguardi di rimprovero delle vecchine sedute nelle panche davanti lo spingono di nuovo fuori.
Una volta uscito, risale una stradina e si ferma ad ammirare la campagna appoggiato ad un muretto di pietra. Proprio lì accanto c'è un ragazzo che sta cercando di catturare una lucertola. Anche Cinci vorrebbe partecipare alla caccia, ma l'altro ragazzo, dopo essere riuscito a prendere la bestiola, la sbatte con forza contro una pietra uccidendola.
Cinci si arrabbia per questo gesto e i due ingaggiano una lotta, finché Cinci gli tira con violenza una pietra sulla testa. Il ragazzo adesso è a terra, col sangue sulla faccia e Cinci capisce che è morto, ma non può credere di essere stato lui. Gli sembra tutto un sogno quello che è successo e, come in sogno, riprende la via di casa col fagotto di libri sotto braccio. Attraversa di nuovo il paese e torna a sedersi davanti alla porta di casa sua. La madre non è ancora tornata, nessuno lo ha notato, nessuno ha visto niente. Solo la luna sembra essere stata testimone di tutto. Per questo il ragazzo si sente tranquillo, come se non si fosse mai mosso da lì.
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venerdì 28 agosto 2015
mercoledì 26 agosto 2015
RIASSUNTO NASTAGIO DEGLI ONESTI BOCCACCIO
La novella, narrata da Filomena, racconta la vicenda di
Nastagio degli Onesti, un giovane di Ravenna che, dopo la morte del padre e di
uno zio, eredita una grande fortuna.
Nastagio è innamorato di una nobile fanciulla, appartenente
alla famiglia dei Traversari, che, però non lo ricambia, nonostante lui faccia
di tutto per conquistarla e spenda molte delle sue ricchezze nell’organizzare
banchetti e feste; la ragazza continua a mantenre un atteggiamento molto distaccato e, anzi, a volte, sembra
quasi prenderlo in giro per la sua passione.
Nastagio si fa ogni giorno più triste e, consigliato da amici e parenti, si reca qualche giorno fuori città per
ristorare lo spirito. Proprio nella campagna intorno a Classe, cittadina vicina
a Ravenna, Nastagio assiste ad una scena incredibile: vede una donna nuda
correre inseguita da due cani e da un cavaliere con la spada.
Cercando di
difendere la poveretta, Nastagio parla col cavaliere il quale, oltre a
rivelargli di essere Guido degli Anastagi, un suo antenato, gli racconta anche
il perché di quel feroce inseguimento. La donna, anche lei morta, lo aveva ripetutamente
respinto in vita, facendolo soffrire tanto da costringerlo al suicidio. Adesso,
i due sono entrambi condannati a ripetere quella scena ogni venerdì: la donna
scappa, i cani la inseguono e la mordono, poi il suo corpo smembrato viene
ricomposto e la scena ricomincia.
Nastagio pensa di sfruttare la situazione a suo favore e, il
venerdì successivo, organizza un banchetto, proprio in quel luogo, a cui invita
parenti, amici e la fanciulla da lui amata.
Come previsto la scena si ripete e quando il cavaliere
spiega la sua storia ai presenti, la fanciulla di cui è innamorato cambia
atteggiamento e, per paura di subire la stessa sorte della poveretta, accetta
di diventare sua moglie.
lunedì 24 agosto 2015
TRAMA IL BUIO OLTRE LA SIEPE DI HARPER LEE
Il romanzo, ambientato nell’america sudista degli anni ’30, racconta
le vicende della piccola Scout Finch e di suo fratello Jem. I due ragazzi sono
orfani di madre e vivono con il padre Atticus a Maycomb, una piccola cittadina dell’Alabama,
insieme alla domestica di colore Calpurnia.
Un’estate Scout e Jem fanno amicizia con Dill, un ragazzino che
trascorre le vacanze in città e che trasmette loro la curiosità su di un vicino,
tale Arthur Radley- detto Boo-, che non esce mai di casa e che sembra molto misterioso. I tre si ritrovano spesso a spiarlo, cercando di
capire cosa faccia e come trascorra le sue giornate.
Intanto Atticus Finch, avvocato piuttosto noto in città, accetta di difendere Tom Robinson, un uomo di colore accusato di aver violentato una ragazza bianca, Mayella Ewell. Proprio per la decisione del
padre, da questo momento i due ragazzi dovranno fare i conti con gli insulti e il
disprezzo degli altri cittadini.
Durante il processo Atticus riesce a dimostrare che Tom non ha commesso alcuna violenza: Mayella si è appartata volontariamente con Tom, ma, dopo essere stata sorpresa dal padre, cerca di salvarsi dalla vergogna e dalle percosse, accusando il nero di averla violentata.
Nonostante l’evidenza, la giuria, interamente
composta da cittadini bianchi, condanna Tom che morirà poi per un colpo d’arma da
fuoco mentre tenta di fuggire dalla prigione.
Bob Ewell, a cui non erano andate giù le insinuazioni di Atticus, si vendica a modo suo, aggredendo in strada Scout e Jem mentre tornano a casa dopo una festa di
Halloween.
In loro aiuto giunge proprio Boo Radley che li salva
dall’aggressione e, ferisce a morte Ewell.
Boo riporta a casa i ragazzi e lo
sceriffo, per non danneggiarlo, porta avanti la versione che Ewell si sia ferito da solo, inciampando su una radice.
L’episodio dell’aggressione chiarisce infine la vera
personalità del misterioso vicino: Boo non ha nulla di strano o pericoloso, è solo un
uomo un po’ riservato, ma dall’animo gentile che, proprio come avevano
fatto Scout, Jem e Dill, aveva imparato a conoscere i ragazzi osservandoli dalla
finestra della propria casa, mentre loro spiavano lui nascosti in giardino.
mercoledì 19 agosto 2015
TRAMA LA RAGAZZA DI BUBE DI CARLO CASSOLA
Questo romanzo, scritto da Carlo Cassola nel 1960, è ambientato in Toscana, nel periodo
successivo alla liberazione dell’Italia dai tedeschi. Ne sono protagonisti due
giovani innamorati: Arturo Cappellini, detto Bube, e Mara.
Bube è un ex partigiano che ha combattuto durante la Seconda
Guerra Mondiale e che si è avvicinato all’ideologia comunista. Finita la
guerra, andando a trovare la famiglia di Sante, un amico morto in battaglia,
vi incontra Mara, sorella di questi, e fra i due giovani nasce qualcosa.

Dopo il delitto il partito non lo difende abbastanza e il ragazzo si sente tradito dalla sua associazione politica, non solo per questo episodio, ma anche per il fatto che il movimento lo ha educato ai valori della violenza punitiva, senza avvertirlo dei rischi che avrebbe corso. Si sente un burattino nelle mani del suo partito.
Dopo questo terribile episodio la vita di Bube e Mara non sarà più la stessa: i due giovani hanno appena il tempo di un breve incontro d'amore in un capanno, prima della fuga del ragazzo in Francia.
Mara è tentata di cambiare idea dopo aver conosciuto un giovane operaio, Stefano, che con la sua cultura superficiale e i suoi modi gentili, ha colmato, per un breve periodo la sua solitudine. In lui Mara vede la possibilità di fuggire in qualche modo dalla realtà, ma quando questi le parla di matrimonio e di figli, la ragazza torna con i piedi per terra e capisce che il suo destino è restare con Bube.