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mercoledì 26 marzo 2014

RIASSUNTO VITA BAUDELAIRE

Un ritratto di Charles Baudelaire
Nato a Parigi nel 1821, Charles Baudelaire è da tempo riconosciuto come uno dei più grandi poeti del XIX secolo, anticipatore del decadentismo e di quella moderna sensibilità strettamente connessa all'intimità e alle emozioni più nascoste. Egli visse durante un periodo tumultuoso nella storia francese così come turbolenta fu la sua vita personale. 
Uno degli episodi che più lo segnò fu la morte del padre, avvenuta nel 1827, unitamente al nuovo matrimonio della madre con un generale dell'esercito francese. Baudelaire detestava il suo patrigno sia a livello personale sia perché rappresentava il simbolo della corrotta monarchia di luglio istituita dopo la rivoluzione del 1830.
A causa del suo comportamento dissoluto, nel 1841, fu mandato imbarcato per l'India; da questo viaggio riportò impressioni e ricordi che germinarono in lui una grande passione per l'esotismo che confluirà, più tardi, nel suo lavoro poetico.

 Nel 1842, ormai maggiorenne, entrò in possesso dei 75.000 franchi ereditati dal padre e lasciò la famiglia per stabilirsi all'Ile Saint-Louis. In questi anni conobbe l'attrice mulatta Jeanne Duval, che divenne la sua musa oltre che la sua amante, e iniziò a frequentare il club dei fumatori di hashish.
In quegli anni, pur non avendo ancora pubblicato niente, Baudelaire era conosciuto in tutti i circoli letterari di Parigi come un dandy dedito a spese folli e a lussi che, spesso, non poteva neppure permettersi di pagare.

La rivoluzione del 1848 rovesciò la monarchia di luglio e istituì la Repubblica. Baudelaire salutò la rivoluzione con entusiasmo, tuttavia, la sua gioia si trasformò ben presto in delusione quando Luigi Napoleone, nel 1851, rovesciò la Seconda Repubblica e istituì il Secondo Impero. 
Les Fleurs du Mal
Il suo disincanto, poi, si tramutò quasi in disperazione quando Luigi Napoleone iniziò una intensa ricostruzione volte a modernizzare Parigi: il poeta rimase inorridito dalla demolizione delle antiche sezioni medievali della città e questa nostalgia per la "vecchia" Parigi si ritroverà nella raccolta "Lo Spleen di Parigi". 

Fu proprio questo crescente disgusto nei confronti della politica a spingerlo verso il rifiuto della realtà a favore di un mondo di fantasia. In questo senso Baudelaire fu fortemente influenzato non solo dal suo viaggio in India, ma anche da Edgar Allan Poe, di cui tradusse numerose opere.
Egli era affascinato dall'evocazione che Poe aveva fatto del lato oscuro dell'immaginazione, e trovò qualcosa di paragonabile a ciò nei dipinti di Eugène Delacroix ed Edouard Manet, così come nella musica di Wagner. Questi temi e influenze giocarono un ruolo determinante nella raccolta di poesie "I fiori del male", unico suo lavoro poetico, che giustappone i temi negativi di esilio, decadimento e morte con un universo ideale di felicità. La particolarità dei temi trattati da Baudelaire catturò subito l'attenzione del governo che lo mise sotto processo per aver offeso la morale pubblica e il "buon costume": oltre a dover pagare una multa di 300 franchi, egli si vide costretto ad eliminare 6 poesie dalla raccolta. 

Dopo essere stato colpito da un ictus e da una paresi, Charles Baudelaire morì tra le braccia della madre, a soli 46 anni. Venne sepolto a Parigi, nel cimitero di Montparnasse, nella tomba di famiglia, senza alcun particolare epitaffio, insieme al padre adottivo, e, in seguito, alla madre. 

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