Jane Austen ne terminò la stesura nel 1803, ma il romanzo venne pubblicato soltanto nel 1818, cioè un anno dopo la morte della scrittrice.
Vi si racconta la storia della diciassettenne Catherine Morland, giovane di origini modeste, che viene invitata dai suoi vicini, i signori Allen, a trascorre una piccola vacanza nella stazione termale di Bath.
Qui la giovane scopre un mondo a lei sconosciuto: entra in contatto con la buona società dell'epoca e, fra un ballo, un thè e una passeggiata, conosce e si innamora di Henry Tilney.
Il padre di Henry, credendola benestante, invita la ragazza nell'abbazia dove la famiglia risiede. L'imponenza e il mistero dell'edificio impressionano Catherine, che è particolarmente suggestionata dalla lettura dei romanzi gotici- molto in voga nell'Inghilterra del '700- e dal racconto di Henry sugli strani rumori che si udivano, di notte, nei corridoi dell'abbazia. A causa della sua fervida immaginazione, Catherine inizia a pensare ad ogni sorta di mistero che possa essere accaduto nell'edificio, anche se, ogni volta, le sue fantasiose teorie vengono smentite da una banalissima realtà. Addirittura la ragazza arriva a pensare che il padre di Henry possa aver ammazzato la moglie Eleanor e viene scoperta da Henry stesso mentre fruga nella camera della madre a caccia di indizi e prove.
Il padre, dopo aver scoperto che Catherine non è certo ricca, fa di tutto perché i due giovani interrompano la relazione, arrivando persino a rispedire a casa sua la ragazza. Dopo alcune vicissitudini e, dopo aver saputo che la reale situazione economica dei Morland non è poi tanto pessima, il padre di Henry dà finalmente il consenso per il loro matrimonio.
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