Siamo alla fine degli anni '20, nell'ambiente della borghesia romana.
Mariagrazia, ricca vedova non più giovanissima, ha una relazione con Leo Musumeci, giovane rampante e spregiudicato, da cui è stata sfruttata nel corso degli anni e che l'ha ridotta in pessime condizioni economiche.
Nonostante questo la donna continua a vivere al di sopra delle proprie possibilità in una bella villa sull'Appia insieme ai due figli adolescenti, Carla e Michele.
I due ragazzi assistono spesso, impotenti, alle furiose scenate della madre che è gelosissima di Lisa, un'amica di famiglia dal passato non irreprensibile di cui Leo è già stato amante.
Leo, in realtà, è interessato a Carla e la giovane, che in un primo tempo sembra non gradire, poi dimostra di apprezzare le avances dell'uomo, se non altro per sfuggire alla noia e alla soffocante monotonia cui si sente costretta. Il fratello Michele reagisce disgustato a questa relazione, ma le sue proteste, seppur violente e irose, non sono mai realmente efficaci: egli è sostanzialmente un debole, un inetto che non ha fiducia in se stesso. Il ragazzo inizia ad essere corteggiato da Lisa che vede in lui una possibilità di riscatto dal suo amorale passato e una sorta di rivincita sulla vecchiaia che sta sopraggiungendo.
Quando Michele capisce che Leo sta riuscendo nel suo intento di sedurre la sorella, decide di ucciderlo, ma la sua goffaggine è tale che al momento di sparare si accorge di non aver caricato l'arma.
Alla fine Leo sposerà Carla e Michele cederà alle lusinghe di Lisa.
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