Elizabeth Cady Stanton è stata
un'attivista statunitense impegnata nei primi movimenti femministi
per l'emancipazione femminile e l'affermazione dei diritti delle donne.
Nata nel 1815, sposò Henry Brewster
nel 1840 e la cronaca racconta che durante la cerimonia insistette affinché la parola “obey”
fosse epurata dalla formula di rito fra gli sposi. A 25 anni, dunque, era già
fermamente convinta che i rapporti fra uomo e donna dovessero essere
paritari e liberi da ogni sudditanza.
La Stanton (seduta) ritratta con Susan Anthony |
Nel 1848, insieme a Lucretia Mott,
altra famosa attivista americana - cui era stato negato di prendere
parola alla Conferenza per l'abolizione della schiavitù tenutasi a
Londra- scrisse una Dichiarazione dei sentimenti che venne
pronunciata e approvata durante la Conferenza di Seneca Falls. La
Dichiarazione venne scritta sul modello della Dichiarazione di
Indipendenza degli Stati Uniti e chiedeva espressamente che i diritti delle donne
venissero riconosciuti e rispettati dalla società.
Venne firmata da 68 donne e 32 uomini e
con essa prese il via ufficialmente la lunga lotta per il suffragio femminile e il riconoscimento dei diritti delle donne.
Dal 1851 in poi, la Stanton collaborò
strettamente con Susan B. Anthony: entrambe si concentrarono soprattutto sulla conquista del suffragio femminile - e fondarono per questo la National Suffrage Women Association, di cui la Stanton fu a lungo presidentessa - ma provarono anche ad andare oltre, impegnandosi per i diritti delle donne sposate, per la tutela paritaria
dei figli e per la liberalizzazione delle leggi sul divorzio.
Elizabeth Cady Stanton morì a New
York il 26 ottobre 1902, quasi 20 anni prima che gli Stati Uniti
concedessero alle donne il diritto di voto. (Il suffragio universale
negli USA è del 1918)
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