Il racconto "Due amici" di Guy de Maupassant fa parte della raccolta "I racconti della Beccaccia" ed è ambientato a Parigi, durante la guerra franco-prussiana del 1870.
La città francese, assediata dalle truppe tedesche, vive un momento molto difficile della sua storia ed è in questo contesto che si ambienta la vicenda del signor Morissot, orologiaio di mestiere, che passeggiando per Parigi incontra un suo vecchio amico, il signor Sauvage.
I due uomini si erano conosciuti presso l'isolotto di Marante, vicino al paese di Argenteuil, poco fuori Parigi, dove entrambi si recavano a pescare.
La loro conoscenza si era fatta via via più profonda: trascorrevano molto tempo seduti vicini sulla riva del fiume, scambiando qualche parola o semplicemente restando in silenzio ad ammirare il paesaggio.
Morissot e Sauvage si rincontrano dunque per le vie di Parigi, si salutano calorosamente e, felici di essersi ritrovati, iniziano a passeggiare, ricordando i momenti felici trascorsi pescando.
Bevono qualcosa in un bar e poi, resi audaci dal'alcol, decidono di andare a pescare, anche se dovranno superare gli avamposti dell'esercito francese a guardia della città.
Dopo aver recuperato i loro attrezzi da pesca, si avviano verso Argenteuil, e dopo aver incontrato un colonnello compiacente che permette loro di passare, giungono sulla riva del fiume.
Inizialmente impauriti dalla consapevolezza che i prussiani siano appostati da qualche parte intorno a loro, dimenticano ben presto il pericolo che stanno correndo e iniziano a pescare.
Dopo qualche tempo sentono il rombo dei cannoni lì vicino e concordano sul fatto che la guerra in corso sia una tragedia sia per la Francia che per la Prussia.
Ad un certo punto si accorgono che alcuni soldati prussiani li hanno raggiunti e stanno puntando i fucili contro di loro. I due amici vengono condotti presso un ufficiale prussiano che li ritiene due spie e che ordina loro di rivelare la parola d'ordine per passare l'avamposto francese.
Sia Morissot che Sauvage si rifiutano di parlare, anche se vengono minacciati di morte e, dopo essersi scambiati una stretta di mano e un saluto di addio, vengono fucilati e gettati nel fiume, mentre l'ufficiale tedesco ordina che gli sia preparata una frittura coi pesci che i due uomini avevano pescato.
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mercoledì 26 settembre 2018
lunedì 24 settembre 2018
RIASSUNTO UN PAIO DI OCCHIALI DI ANNA MARIA ORTESE
Il racconto "Un paio di occhiali" fa parte della raccolta "Il mare non bagna Napoli" della scrittrice Anna Maria Ortese.
E' un racconto che si inserisce nel filone neorealista della letteratura italiana, cioè di quella corrente che, a partire dagli anni '30 del 1900, si è proposta di raccontare, in tutta la sua autenticità e senza abbellimenti letterari, il mondo popolare: quello dei ceti più poveri, che abitano le campagne o i vicoli delle grandi città e che faticano ad avere una quotidianità dignitosa.
TRAMA
La vicenda è ambientata nel dopoguerra e la protagonista del racconto è Eugenia, una bambina di dieci anni che vive con la sua famiglia in un quartiere povero di Napoli all'interno di un "basso", cioè di una tipica abitazione popolare, composto da un'unica stanza umida, buia e senza finestre.
Eugenia ha un difetto alla vista per cui tutte le cose le appaiono come se fossero sempre immerse in una nebbia, non riesce a vedere bene i volti delle persone, se non quelli dei suoi familiari, mentre quelli delle altre persone le restano sconosciuti.
Quando la zia si propone di acquistare per lei un paio di occhiali, Eugenia prova una grande gioia e si sente impaziente di riuscire finalmente a vedere tutto ciò che la circonda.
Insieme alla zia si reca da un occhialaio che le fa provare diversi tipi di lenti e che le chiede di guardare in strada per capire se ci vede bene.
Eugenia per la prima volta si accorge che fuori c'è un mondo bellissimo e pieno di colori, popolato da donne ben vestite e uomini eleganti, di macchine lucide e filobus carichi di passeggeri, balconi fioriti e case riccamente arredate.
Gli occhiali costano molti soldi, ma la zia ormai si è fatta carico di questa spesa e, seppur brontolando, ordina e paga le lenti.
Quando però gli occhiali arrivano a casa di Eugenia, la situazione le appare molto diversa dalla prima volta che li ha indossati: adesso la bambina riesce a vedere nitidamente la bruttezza del luogo in cui vive, tutta la miseria, la sporcizia e la povertà che la circondano.
D'improvviso la testa le gira e inizia a vomitare.
Detesta quegli occhiali che le hanno mostrato la miseria di cui è circondata e decide di gettarli dentro un tombino.
In quello stesso momento le arriva la prima mestruazione che segna definitivamente il suo passaggio verso l'età adulta e la consapevolezza.
E' un racconto che si inserisce nel filone neorealista della letteratura italiana, cioè di quella corrente che, a partire dagli anni '30 del 1900, si è proposta di raccontare, in tutta la sua autenticità e senza abbellimenti letterari, il mondo popolare: quello dei ceti più poveri, che abitano le campagne o i vicoli delle grandi città e che faticano ad avere una quotidianità dignitosa.
TRAMA
La vicenda è ambientata nel dopoguerra e la protagonista del racconto è Eugenia, una bambina di dieci anni che vive con la sua famiglia in un quartiere povero di Napoli all'interno di un "basso", cioè di una tipica abitazione popolare, composto da un'unica stanza umida, buia e senza finestre.
Eugenia ha un difetto alla vista per cui tutte le cose le appaiono come se fossero sempre immerse in una nebbia, non riesce a vedere bene i volti delle persone, se non quelli dei suoi familiari, mentre quelli delle altre persone le restano sconosciuti.
Quando la zia si propone di acquistare per lei un paio di occhiali, Eugenia prova una grande gioia e si sente impaziente di riuscire finalmente a vedere tutto ciò che la circonda.
Insieme alla zia si reca da un occhialaio che le fa provare diversi tipi di lenti e che le chiede di guardare in strada per capire se ci vede bene.
Eugenia per la prima volta si accorge che fuori c'è un mondo bellissimo e pieno di colori, popolato da donne ben vestite e uomini eleganti, di macchine lucide e filobus carichi di passeggeri, balconi fioriti e case riccamente arredate.
Gli occhiali costano molti soldi, ma la zia ormai si è fatta carico di questa spesa e, seppur brontolando, ordina e paga le lenti.
Quando però gli occhiali arrivano a casa di Eugenia, la situazione le appare molto diversa dalla prima volta che li ha indossati: adesso la bambina riesce a vedere nitidamente la bruttezza del luogo in cui vive, tutta la miseria, la sporcizia e la povertà che la circondano.
D'improvviso la testa le gira e inizia a vomitare.
Detesta quegli occhiali che le hanno mostrato la miseria di cui è circondata e decide di gettarli dentro un tombino.
In quello stesso momento le arriva la prima mestruazione che segna definitivamente il suo passaggio verso l'età adulta e la consapevolezza.
martedì 18 settembre 2018
ELENCO PREFISSI E SUFFISSI GRECI E LATINI
Elenco dei principali prefissi e suffissi di origine greca e latina
In fondo troverai un esercizio di abbinamento tra prefissi e suffissi
PREFISSI
orto= corretto (ortografia, ortodosso, ortodonzia, ortogonale, ortopedico)
geo= terra (terrapieno, terracotta, terraglia, terrario)
demo= popolo (democrazia, demografia)
cardio= cuore (cardiologo, cardiopatico, cardiopalma)
frigo= freddo (frigorifero, frigobar, frigorista)
biblio= libro (biblioteca, bibliografia, bibliologia, bibliomane, etc.)
bio= vita (biologia, biotipo, biotecnologia, bioma, biomedico, etc.)
mono= uno (monografia, monocratico, monoblocco, monocita, etc.)
ante= prima (anteporre, antesignano, anteprima, antefatto, etc.)
anti= contro (antipatico, antiaereo, antibagno, anticiclone, etc.)
bis= due volte (biscotto, bisdrucciola, bisnonno, biscroma, etc.)
co= insieme (coabitare, coagulazione, cooperativa, coatto, etc.)
extra, -stra= fuori (straordinario, extracomunitario, extrasensoriale, stratosferico, etc.)
ipo= sotto (ipocalorico, ipocondriaco, ipoacusia, ipotensione, etc.)
para= simile a (parastatale, paramilitare, parabancario, paragrafo, etc.)
post = dopo (postunitario, postbellico, postumo, postmoderno, etc.)
pre= prima (prematuro, prenome, prefazione, prevedere, etc.)
re, -ri= di nuovo (ripetere, respingere, richiamare, recuperare, etc.)
semi= a metà, parzialmente (semirigido, semicroma, semiasse, semifreddo, etc.)
sub= sotto (subacqueo, subalterno, subentrare, subcosciente, etc.)
trans, -tras= oltre (transfrontaliero, transatlantico, transiberiana, trasformare, etc.)
vice = che sostituisce (vicesindaco, vicepreside, viceconsole, viceparroco, etc.)
macro= grande (macroregioni, macromolecola, macroscopico, macrocosmo, etc.)
micro = piccolo (microcosmo, microbo, microcefalo, microcredito, etc.)
omo= uguale (omosessuale, omogeneo, omeopatico, omografo, etc.)
etero = diverso (eterosessuale, eterofilo, eterogeneo, eteromorfo, etc.)
neo = nuovo (neologismo, neonato, neofita, neoeletto, etc.)
SUFFISSI
-grafia= scrittura (calligrafia, aerografia, geografia, biografia, etc.)
-logia= studio (biologia, analogia, antropologia, antologia, etc.)
-crazia= potere (democrazia, aristocrazia, burocrazia, meritocrazia, etc.)
-teca= raccolta (biblioteca, emeroteca, discoteca, enoteca, etc.)
-archìa=governo (monarchia, autarchia, anarchia, gerarchia, etc.)
-patia= sofferenza (cardiopatia, apatia, empatia, omeopatia, etc.)
-logo= che studia (entomologo, cardiologo, astrologo, antropologo, etc.)
-fobia = paura (claustrofobia, agorafobia, xenofobia, fotofobia, etc.)
-sofia= scienza, sapere (filosofia, teosofia, antroposofia, cosmosofia, etc.)
Adesso, in base a quanto trovi sopra, prova a fare questo semplice esercizio di abbinamento tra suffissi e prefissi
Esempio--> ti verrà chiesto di formare la parola che significa "studio del cuore" e dovrai scrivere CARDIOLOGIA (può essere che alcune parole non esistano neppure, ma è solo per abituarti alla memorizzazione)
In fondo troverai un esercizio di abbinamento tra prefissi e suffissi
PREFISSI
orto= corretto (ortografia, ortodosso, ortodonzia, ortogonale, ortopedico)
geo= terra (terrapieno, terracotta, terraglia, terrario)
demo= popolo (democrazia, demografia)
cardio= cuore (cardiologo, cardiopatico, cardiopalma)
frigo= freddo (frigorifero, frigobar, frigorista)
biblio= libro (biblioteca, bibliografia, bibliologia, bibliomane, etc.)
bio= vita (biologia, biotipo, biotecnologia, bioma, biomedico, etc.)
mono= uno (monografia, monocratico, monoblocco, monocita, etc.)
ante= prima (anteporre, antesignano, anteprima, antefatto, etc.)
anti= contro (antipatico, antiaereo, antibagno, anticiclone, etc.)
bis= due volte (biscotto, bisdrucciola, bisnonno, biscroma, etc.)
co= insieme (coabitare, coagulazione, cooperativa, coatto, etc.)
extra, -stra= fuori (straordinario, extracomunitario, extrasensoriale, stratosferico, etc.)
ipo= sotto (ipocalorico, ipocondriaco, ipoacusia, ipotensione, etc.)
para= simile a (parastatale, paramilitare, parabancario, paragrafo, etc.)
post = dopo (postunitario, postbellico, postumo, postmoderno, etc.)
pre= prima (prematuro, prenome, prefazione, prevedere, etc.)
re, -ri= di nuovo (ripetere, respingere, richiamare, recuperare, etc.)
semi= a metà, parzialmente (semirigido, semicroma, semiasse, semifreddo, etc.)
sub= sotto (subacqueo, subalterno, subentrare, subcosciente, etc.)
trans, -tras= oltre (transfrontaliero, transatlantico, transiberiana, trasformare, etc.)
vice = che sostituisce (vicesindaco, vicepreside, viceconsole, viceparroco, etc.)
macro= grande (macroregioni, macromolecola, macroscopico, macrocosmo, etc.)
micro = piccolo (microcosmo, microbo, microcefalo, microcredito, etc.)
omo= uguale (omosessuale, omogeneo, omeopatico, omografo, etc.)
etero = diverso (eterosessuale, eterofilo, eterogeneo, eteromorfo, etc.)
neo = nuovo (neologismo, neonato, neofita, neoeletto, etc.)
SUFFISSI
-grafia= scrittura (calligrafia, aerografia, geografia, biografia, etc.)
-logia= studio (biologia, analogia, antropologia, antologia, etc.)
-crazia= potere (democrazia, aristocrazia, burocrazia, meritocrazia, etc.)
-teca= raccolta (biblioteca, emeroteca, discoteca, enoteca, etc.)
-archìa=governo (monarchia, autarchia, anarchia, gerarchia, etc.)
-patia= sofferenza (cardiopatia, apatia, empatia, omeopatia, etc.)
-logo= che studia (entomologo, cardiologo, astrologo, antropologo, etc.)
-fobia = paura (claustrofobia, agorafobia, xenofobia, fotofobia, etc.)
-sofia= scienza, sapere (filosofia, teosofia, antroposofia, cosmosofia, etc.)
Adesso, in base a quanto trovi sopra, prova a fare questo semplice esercizio di abbinamento tra suffissi e prefissi
Esempio--> ti verrà chiesto di formare la parola che significa "studio del cuore" e dovrai scrivere CARDIOLOGIA (può essere che alcune parole non esistano neppure, ma è solo per abituarti alla memorizzazione)
- Persona che studia la vita
- Potere dei libri (o libri al potere)
- Scrittura corretta
- Studio della diversità, del diverso
- Paura del popolo
- Nuova sofferenza, malattia
- Raccolta di freddo
- Scrittura uguale
- Simile ad un governo
- Scienza del sotto
giovedì 13 settembre 2018
SCHEMA PRONOME DOPPIO CHI
PRONOME
DOPPIO CHI
|
||
Può
avere funzione di soggetto e insieme di complemento diretto o
indiretto
|
||
SOGGETTO
+ COMPLEMENTO OGGETTO |
Ti stupirà chi
amerai cosi |
Colui
il quale sogg + comp ogg. |
Amerò solo chi
stimo |
Colui
il quale c. ogg + c. ogg |
|
Sgriderò chi
sarà in ritardo |
Colui
il quale
ogg + sogg |
|
Chi rompe, paga |
Colui
il quale sogg + sogg |
|
COMPLEMENTO
INDIRETTO + SOGGETTO/OGGETTO |
Segui le parole di
chi ti ama |
Di
colui il quale specif + sogg |
Non dare credito a
chi mente |
A
colui il quale termine + sogg |
|
Esco con chi è
educato |
Con
colui il quale compagnia + sogg |
|
Vado con chi
voglio |
Con
colui il quale compagnia + c. oggetto |
sabato 8 settembre 2018
SCHEMA ISTITUZIONI ROMANE
Uno schema semplificato per comprendere ed inquadrare le istituzioni romane attive durante il periodo monarchico e repubblicano
ISTITUZIONI
A ROMA
|
PERIODO STORICO
|
|
MONARCHIA
|
Il potere è affidato ad una sola
persona, il re
|
Roma si sviluppa nell'VIII secolo a.C. ed è
una monarchia
|
REPUBBLICA
|
Ci sono più persone che governano
|
Nel VI secolo Roma passa da monarchia a repubblica
|
CENSO
|
E' la condizione economica delle persone
|
|
PATRIZI
|
Famiglie ricche, possedevano molte terre e
avevano potere politico
|
All'inizio della Repubblica governano solo i
ricchi.
In seguito ad alcune proteste la plebe ottiene
nuove istituzioni per difendere i propri interessi
|
PLEBEI
|
Erano i romani più poveri (contadini,
artigiani, commercianti)
|
|
COMIZI
|
Assemblea del popolo romano
|
Durante il periodo repubblicano sono queste
istituzioni a governare lo Stato
|
SENATO
|
Assemblea delle famiglie ricche, controllava e
dirigeva la politica romana
|
|
CONSOLI
|
Avevano il più alto comando politico e
militare
|
|
MAGISTRATI
|
Governavano e amministravano lo Stato
|