venerdì 24 gennaio 2020

L'ARBOSCELLO SABA PARAFRASI E ANALISI

Oggi il tempo è di pioggia.
Sembra il giorno una sera,
sembra la primavera
un autunno, ed un gran vento devasta
l’arboscello, che sia, e non pare, saldo;
par tra le piante un giovanetto, alto
troppo per la sua troppo verde età.
Tu lo guardi: hai pietà
Forse di tutti quei candidi fiori
che la bora gli toglie e sono frutta,
sono dolci conserve
per l’inverno i suoi fiori, che tra l’erbe
cadono; e se ne duole la tua vasta
maternità.






PARAFRASI

Oggi piove.
E' giorno, ma sembra sera, è primavera e sembra che sia autunno e il vento forte scuote un piccolo albero che, seppur non sembri saldo, sta resistendo bene alle raffiche;
in mezzo agli altri alberi sembra un ragazzino cresciuto troppo per la sua età.
Guardandolo provi compassione perché la bora strappa via tutti i suoi fiori bianchi, che non diverranno mai frutti con cui fare marmellata per l'inverno, gettandoli a terra fra l'erba.  
Il tuo istinto materno ne soffre.



ANALISI METRICA 

Lirica composta da un'unica strofa di 14 versi liberi. Sono tutti versi endecasillabi o settenari, tranne l'ultimo che è un quinario. La presenza di numerosi enjambements e segni di punteggiatura le conferiscono un ritmo spezzato, quasi sincopato.


FIGURE RETORICHE

Anafora= vv. 2,3 e 6 "sembra", "sembra", "par"---> Saba vuole sottolineare il contrasto tra apparenza e realtà.
Anastrofe= v. 2 "sembra il giorno" (invece di "il giorno sembra") e v. 3 "sembra la primavera" (come prima)
Enjambements= vv. 4/5 "un gran vento devasta/l'arboscello" - vv. 6/7 "un giovanotto alto/ troppo" - vv. 12/13 "che tra l'erbe/cadono"
Ripetizione= v. 7 "troppo.... troppo"
Metafora= v. 13/14 "la tua vasta maternità" (il tuo istinto materno)
Apostrofe= v. 8 "Tu lo guardi" (il poeta si rivolge alla moglie)

venerdì 10 gennaio 2020

RIASSUNTO SULL'IRAN

CONFINI

Nord= Turchia, Armenia, Azerbaijan, Mar Caspio, Turkmenistan
Est= Afghanistan e Pakistan
Sud= Golfo Persico e Golfo di Oman
Ovest= Iraq e Turchia

CAPITALE= Teheran
LINGUA= Persiano
MONETA= Riyal iraniano
FORMA DI GOVERNO= Repubblica presidenziale


Territorio

L'Iran si trova in Asia, ai margini della pianura mesopotamica, ed è una nazione molto estesa (è il secondo paese più grande del Medio Oriente). Il suo territorio è quasi interamente coperto da montagne, altipiani e deserti intervallati da sporadiche pianure. A ovest e a nord-ovest  troviamo le catene montuose più importanti che sono quelle del Caucaso e dei Monti Zagros. Sempre a Nord (nella zona sotto il Mar Caspio) troviamo invece i Monti Elburz che sono i più elevati del Paese. La zona settentrionale dell'Iran è caratterizzata dalla presenza di numerose foreste umide e piovose, mentre la parte centrale è semi-desertica o molto arida, con vaste steppe e laghi di sale. 
Ci sono anche alcune pianure coltivabili fra cui la più importanta è la pianura del Kuzesthan che si estende a sud ovest, oltre i monti Zagros, al confine con il Golfo Persico.

Laghi e Fiumi

Nel Paese sono presenti diversi bacini idrici, anche se alcuni di questi scompaiono quasi completamente durante i periodi più caldi.
Fra i laghi iraniani ricordiamo il Lago di Urmia, che è un lago salato situato a nord ovest, dove, proprio per l'eccessiva salinità non vivono pesci. Un altro lago è lo Zarivar: si trova nella regione del Kurdistan ed ha acque dolci.
I due fiumi più importanti sono il Karun (l'unico che è anche navigabile) che nasce sui monti Zagros e si getta nello Shatt-Al-Arab e il Mond che sfocia nel Golfo Persico.  


Clima

Il clima è estremamente vario, sia per la grandezza che per le insolite caratteristiche del territorio. Nelle zone interne si verificano estati molto molto calde (vi sono state registrate temperature sopra i 55° C), di contro, a causa dell'altitudine media del Paese, si registrano normalmente temperature molto fredde che possono toccare anche i -20°/30° C (fatto abbastanza insolito per la latitudine a cui si trova l'Iran). 
Complessivamente si può affermare che l'Iran abbia un tipo di clima continentale

Economia

Pur essendo ricchissimo di risorse naturali come petrolio, gas, acciaio e rame che, oltre a soddisfare i bisogni interni, vengono anche largamente esportate, l'Iran presenta un'economia ancora in sviluppo a causa della situazione politica e delle numerose guerre che ne hanno caratterizzato la storia. Importantissima è l'industria manifatturiera dei tappeti persiani che vengono esportati in tutto il mondo, come anche la frutta secca (soprattutto pistacchi) e il caviale di cui è ricchissimo il Mar Caspio. 





La città di Teheran oggi



Storia e popolazione

La storia dell'Iran, un tempo conosciuto come Persia, affonda le sue radici in un tempo tanto lontano quanto glorioso. A cominciare dalle antiche civiltà mesopotamiche che in queste terre videro fiorire le loro popolazioni, passando per l'Impero Persiano guidato da Alessandro Magno che unificò sotto il suo nome tutto il mondo allora conosciuto fino ad arrivare agli anni più recenti in cui l'Iran ha sempre avuto una posizione di primo piano sulla scena internazionale difendendo e cercando di mantenere sempre la propria indipendenza politica ed economica. La ricchezza e l'enorme potenziale di questa nazione hanno costituito, fin dagli anni '70 (Guerra Fredda) una sorta di minaccia per il blocco occidentale (USA) che si è sempre adoperato per mantenere un equilibrio fra le nazioni mediorientali economicamente più forti: ciò si è tradotto in una serie di tensioni diplomatiche e guerre vere e proprie - sia interne che sovranazionali -  che ne hanno fortemente minato lo sviluppo impedendo tutte quelle riforme (agraria, sociale, religiosa) che oggi lo avrebbero reso un paese moderno ed industrializzato.