martedì 16 aprile 2019

10 FRASI CON A LOT INGLESE

Alcune frasi con il quantifier inglese a lot 

1) There are a lot of fashion shops in Milan
2) There is a lot of milk in the fridge
3) My mobile phone rang a lot of times during the ceremony
4) Elisa made a lot of mistakes in her homework
5) There were a lot of people at the party
6) Football players earn a lot of money
7) Children should drink a lot of milk
8) There are a lot of ancient ruins in Rome
9) A lot of people will go to Rihanna's concert
10) English is a lot easier than Maths
11) Mary takes a lot of sugar in her coffee
12) His father smokes a lot
13) British people drink a lot of tea
14) I have put on a lot of weight recently
15) His performance had a lot of success







giovedì 11 aprile 2019

GUSTAV KLIMT VITA IN BREVE

Gustav Klimt nasce nel 1862 in un sobborgo di Vienna, da Anne e Ernst Klimt, artigiano orafo.
Studia alla Scuola di Arti Decorative di Vienna e, nel 1882, apre uno studio insieme al fratello minore Ernst e all’amico Franz Matsch. I tre si specializzano nella decorazione murale e ottengono ben presto fama e successo., ricevendo numerose commissioni da parte di teatri, musei e istituzioni pubbliche.   
Nel 1892 muoiono a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, prima il padre e poi il fratello Ernst e proprio in questo periodo Klimt incontra Emilie Floge, la donna che resterà al suo fianco per tutta la vita.
Nel 1897 fonda insieme ad altri artisti la cosiddetta “Secessione Viennese” (Sezessionstil) e ne diventa il primo presidente. All’epoca Klimt aveva già maturato un suo stile molto personale che divenne in seguito il marchio del movimento. Come già l’Impressionismo, anche questo movimento si configurò soprattutto come corrente di rottura nei confronti dell’arte tradizionale e accademica.
Gustav Klimt ed Emilie Floge

Dal 1900 al 1903 lavorò soprattutto su commissione dell’Università di Vienna per una serie di decorazioni di soffitti nelle quali utilizzò una grande varietà di materiali come vetro, metallo e ceramica.
Nel 1903 visita Ravenna, dove viene in contatto con lo sfarzo delle decorazioni bizantine, restandone profondamente influenzato. Caratteristica dello stile di Klimt sarà infatti l’abbondante utilizzo di ori e argenti, in ricordo forse anche della professione orafa del padre.
Le sue opere vennero spesso considerate scandalose in quegli anni, soprattutto a causa dei nudi e della carica sensuale di alcune tele.
Anche “Il Bacio”, forse il suo quadro più conosciuto,  suscitò controverse reazioni di ammirazione e critica. Nel 1905, intanto, Klimt lascia la Secessione Viennese a causa di divergenze di opinioni con un altro membro, Joseph Hofmann, e continua da solo il suo percorso artistico, iniziando a realizzare gioielli e bozzetti per la moda.
Nel 1910 partecipa alla Biennale di Venezia e, l’anno dopo, riceve il premio dell’Esposizione Universale di Roma per “Morte e Vita”.

Muore in seguito ad un ictus il 6 Febbraio 1918. 

lunedì 8 aprile 2019

PARAFRASI LA GOLA E 'L SOMNO ET L'OTIOSE PIUME PETRARCA

Questo sonetto appartiene alla prima sezione del Canzoniere ed è indirizzato a un giovane (di cui non si conosce con certezza il nome) per esortarlo a coltivare gli studi e l'amore per la conoscenza.

La gola e 'l somno et l'otïose piume
ànno del mondo ogni vertú sbandita,
ond'è dal corso suo quasi smarrita
nostra natura vinta dal costume;

et è sí spento ogni benigno lume
del ciel, per cui s'informa humana vita,
che per cosa mirabile s'addita
chi vòl far d'Elicona nascer fiume.

Qual vaghezza di lauro, qual di mirto?
Povera et nuda vai philosophia,
dice la turba al vil guadagno intesa.

Pochi compagni avrai per l'altra via:
tanto ti prego piú, gentile spirto,
non lassar la magnanima tua impresa.


PARAFRASI

I vizi umani ((la golosità, l'accidia e la lussuria
-->le oziose piume sono i letti, che invitano ai piaceri della carne) hanno cacciato dal mondo tutte le virtù, al punto che la razionalità dell'uomo è sviata da queste cattive abitudini; e si è così affievolito ogni positivo influsso del cielo, da cui la vita umana acquisisce forma e qualità, che ora si addita come cosa prodigiosa chiunque voglia far sgorgare un fiume dal Monte Elicona (chiunque voglia dedicarsi alla creazione poetica/letteraria).
Che desiderio di gloria e fama letteraria si trova di questi tempi?
L'amore per il sapere ormai è povero e nudo, come sostiene il volgo dedito ai vili guadagni.
Avrai pochi compagni lungo la via dei buoni studi, e io per questo ancora più insistentemente ti prego, o anima nobile, di non abbandonare mai l'onorato cammino che hai intrapreso.


ANALISI METRICA

Sonetto composto da 2 quartine e due terzine che rimano ABBA ABBA CDE DCE
Linguaggio elevato, arricchito da latinismi


FIGURE RETORICHE

Enumerazione= v. 1 "la gola e 'l somno e l'otiose piume"
Metafora= v. 4 "ond'è dal corso suo quasi smarrita" (metafora per intendere l'ignoranza in cui è sprofondato l'uomo)
Latinismi= v. 6 "humana vita"
Perifrasi= v. 8 "chi vòl far d'Elicona nascere fiume" (perifrasi per intendere i poeti--->L'Elicona è il monte di Apol­lo, dio della poesia e da esso scaturisce la fonte della poesia) - v. 11 "la turba al vil guadagno intesa" (perifrasi per intendere la massa, il popolino)
Simbolismo= v. 9 "lauro/mirto" sono i classici simboli della fama letteraria e della gloria poetica
Personificazione= v. 10 "povera e nuda" (qualità umane attribuite alla filosofia)

COMMENTO
In questo sonetto Petrarca illustra le condizioni dell'intellettuale (per cui anche di sè stesso, in quanto uomo e poeta) assediata dalle tentazioni (i vizi capitali di cui parla nel primo verso) e dall'indifferenza del popolo, attento solo alle proprie basse occupazioni.
Il componimento è indirizzato ad un "gentil spirto" al v. 13, probabilmente un suo amico o conoscente, che viene esortato a non abbandonare gli studi letterari che ha iniziato, anche se dovrà sopportare povertà, solitudine e critiche (secondo il poeta sono queste le tipiche compagne degli intellettuali).

venerdì 5 aprile 2019

CONSIGLI PER LA COMPRENSIONE DEL TESTO INGLESE TERZA MEDIA

Alcuni semplici consigli per affrontare serenamente la prova di comprensione del testo in lingua durante l'esame di terza media. 


STEP 1  LETTURA TESTO
Leggi il testo e sottolinea via via le parole che NON conosci (se hai il dubbio su un significato, sottolinea e controlla… meglio non confondere after con often!!!!). Cerca sul vocabolario le parole sottolineate e scrivile (scrivile, mi raccomando.. non cercare di tenerle a mente!) sul tuo foglio (magari vicino o sopra alla parola inglese). Una volta fatto questo lavoro di traduzione, rileggi il brano in modo da avere più chiaro il significato generale del testo.

STEP 2 LETTURA DOMANDE
A questo punto leggi le domande del questionario, sottolinea le parole che non conosci, cercale sul vocabolario e scrivile sul foglio accanto alla parola inglese.

STEP 3 COMPRENSIONE DOMANDE
Cerca di capire a cosa si riferiscono le domande a seconda della question word che ti trovi davanti (le famose “Wh” words..)

WHO=chi? Si riferisce ad una persona  (nel testo cercherai un soggetto "umano")
WHEN= quando? Si riferisce ad una data  (nel testo cercherai una data, un anno, un mese)
WHERE=dove? Si riferisce ad un luogo (nel testo cercherai il nome di una città, di uno Stato)
WHAT=Cosa? Si riferisce ad un evento (nel testo cercherai qualcosa che è accaduto)
WHY=Perchè? Si riferisce ad una motivazione/scelta


STEP 4 I TEMPI VERBALI
Ricerca nel testo le parti a cui si riferiscono le domande e, prima di scrivere qualunque cosa, FAI SUPER ATTENZIONE AL TEMPO VERBALE da usare: se la domanda è formulata al passato (cioè ha il did) dovrai rispondere al passato, se è al presente rispondi al presente e così via..
Esempio:
Domanda: Did he go to London? (Did è l'ausiliare al passato!) quindi la tua risposta sarà: Yes, he went to London. (went è il passato di go) oppure: No, he didn't go to London (se devi rispondere in modo negativo)
Domanda: Does he go to London? (Does è l'ausiliare al presente!) quindi risponderai: Yes, he goes to London oppure No, he doesn't go to London (forma negativa presente)
Domanda: Will he go to London? (futuro con will) quindi risponderai "Yes, he will go to London"

5) ATTENZIONE AI PRONOMI
Se il testo è scritto in 1a persona , nelle risposte dovrai cambiare i pronomi trasformandoli alla 3a persona (maschile o femminile a seconda che la persona che parla sia un uomo o una donna!).
Questo vale sia per il plurale che per il singolare!

Esempio: 
Testo: I went to London with my sister
Domanda: Where did he go? (evidentemente è di una figura maschile che si parla)
Risposta: He went to London with his sister

Testo: We went to London with our sister
Domanda: Where did they go?
Risposta: They went to London with their sister

Ricorda che in inglese il soggetto della frase va SEMPRE ESPRESSO, quindi ricordati di scriverlo PRIMA DI OGNI VERBO!!

6) Le ultime domande saranno PERSONALI, cioè ti verrà chiesto di esprimere un tuo parere, una tua idea, una riflessione. Bene. NON LANCIARTI IN PENSIERI COMPLICATI, ASTRUSI, PIENI DI SUBORDINATE che farai fatica a tradurre decentemente!! Quindi pensieri brevi, semplici (soggetto, verbo, complemento) che sarà più facile tradurre. Se devi esprimere una tua opinione: I think that….. In my opinion….
Se vuoi dire qualcosa di cui non sai il significato, cerca la traduzione sul vocabolario ma tieni sempre a mente che PENSIERI BREVI, SEMPLICI= TRADUZIONE SEMPLICE E CORRETTA
Anche in questo caso fai attenzione al tempo verbale che viene usato nelle domande che ti vengono poste: se ti chiedono “Would you like to do/go/etc.…..?” dovrai rispondere usando il “Would”… se ti chiedono “What do you think about…?” rispondi “I think that… " se ti chiedono “Have you ever been to a concert?” rispondi “Yes, I have been…” oppure “No, I have never been….”

Come vedi il tempo verbale da usare è SEMPRE contenuto nella domanda che ti viene posta!!!



7)LAVORA CON CALMA
Prenditi TUTTO il tempo che ti serve e lavora con calma. Hai 3 ORE di tempo!
180 minuti che puoi spendere per questa prova. E' davvero un sacco di tempo e sprecarlo o fare tutto di corsa sarebbe un peccato, no? Ti viene offerta la possibilità di lavorare al meglio, fallo!
Per la lettura e comprensione del testo e delle domande puoi prenderti tranquillamente un'ora, anche qualcosina di più.. Poi hai altre due orette per rispondere, formulare le frasi, controllare l'ortografia delle parole, rileggere (!!!) e infine.. consegnare!


In bocca al lupo! <3

giovedì 4 aprile 2019

MOTIVI PRINCIPALI DELLA POETICA DI ITALO SVEVO

Salute e malattia

Il "sano" è l'uomo perfettamente integrato nella società in cui vive, omologato ai principi e ai valori borghesi.
Il "malato" è l'inetto, l'incapace a vivere, l'eterno scontento e insoddisfatto.
Il sano è apparentemente forte, ma lo è solo in circostanze a lui favorevoli--> in realtà l'uomo troppo integrato e "inquadrato" nasconde delle fragilità che si possono manifestare improvvisamente e con effetti disastrosi.
Al contrario, il malato, l'inetto, proprio per la sua incapacità di vivere integrandosi nella società ha dovuto inventare sempre nuovi modi per cavarsela e sopravvivere ed è quindi diventato "più forte" del sano, più capace di affrontare l'imprevedibile, l'ignoto, il multiforme.
Alla fine quindi è il malato l'uomo più padrone di sé, dominatore del proprio destino---> il malato si è dunque trasformato nel "sano". Il malato è l'uomo vero, autentico e la nevrosi è la condizione umana più vera. Tutto il resto, dice Svevo, sono solo cliché, maschere.


Psicoanalisi e letteratura

Se Svevo non avesse conosciuto le teorie e il pensiero di Freud non avrebbe mai scritto "La coscienza di Zeno". E' anche vero che nei suoi romanzi precedenti ("Una vita" e "Senilità") è già presente un'analisi e un'attenzione per la psicologia dei personaggi. Il pensiero di Freud, quindi, serve più che altro a chiarire e precisare una tendenza già presente in Svevo. Il suo è un atteggiamento ambivalente: da un lato dichiara di avere preso alcune idee di Freud e di averle inserite ne "La coscienza di Zeno", dall'altro lato, però, proprio in questo stesso romanzo, ironizza sulla validità terapeutica della psicoanalisi.


La Triestinità

L'appartenenza ad una città cosmopolita come Trieste, la "porta d'Oriente", crocevia di commerci, razze e culture, dove convivono italiani, tedeschi, slavi, greci, ebrei.. tutto questo fa della personalità e della formazione sveviana un punto cruciale---> carattere mitteleuropeo e cosmopolita di Svevo.



Il letterato non professionista

In seguito al fallimento dell'industria del padre, Svevo è costretto ad impiegarsi in banca e vi rimane per 20 anni, collaborando nel frattempo a riviste letterarie.
Il fatto di non essere un "professionista" lo rende in qualche modo più aperto e disponibile a cogliere i segnali della crisi della cultura della società borghese.

mercoledì 3 aprile 2019

TESINA SU SHERLOCK HOLMES

Storia=L'età Vittoriana
Geografia= L'impero coloniale britannico
Italiano= Il romanzo giallo, focus su Umberto Eco
Inglese= Arthur Conan Doyle
Francese=La Tour Eiffel
Scienze=Il DNA (indagini moderne)
Tecnologia=La centrale idroelettrica
Arte=L'esposizione universale di Londra
Musica=Il violino
Ed. Fisica=La fisioterapia (Watson rimase ferito ad una gamba in guerra)




ALTERNATIVE

Storia=Seconda rivoluzione industriale
Storia=La prima guerra mondiale
Storia=Il processo di decolonizzazione
Storia= La guerra anglo-afgana (durante la quale il dottor Watson rimane ferito)
Geografia=Le colonie britanniche
Inglese= Scotland Yard
Scienze= Le droghe



martedì 2 aprile 2019

PARAFRASI O NOTTE UNGARETTI

Dall’ampia ansia dell’alba
svelata alberatura.

Dolorosi risvegli.

Foglie, sorelle foglie,
vi ascolto nel lamento.

Autunni,
moribonde dolcezze.

O gioventù,
passata è appena l’ora del distacco.

Cieli alti della gioventù,
libero slancio.

E già sono deserto.

Perso in questa curva malinconia.

Ma la notte sperde le lontananze.

Oceanici silenzi,
astrali nidi d’illusione,

o notte.


PARAFRASI

Gli alberi si svelano alle prime luci dell'alba.
E' un risveglio che porta dolore.
Il rumore delle foglie sembra un lamento.
Il paesaggio autunnale porta con sé una dolcezza che sa di morte (perché annuncia l'inverno, la stagione "morta").
E' appena passata la mia giovinezza e con lei le mie aspirazioni e gli slanci di libertà.
Adesso mi sento abbandonato (dalla gioventù).
Incurvato dalla malinconia.
Ma la notte cancella le lontananze. 
Il silenzio è immenso, le illusioni sono infinite
O notte.


ANALISI METRICA
Lirica composta da 17 versi liberi (con prevalenza di endecasillabi, novenari, settenari, quinari e ternari). 
Alcuni testi (come abbiamo fatto noi) presentano  la lirica divisa in 6 distici (coppie di due versi) e 5 versi singoli. In realtà esistono varie edizioni e vari rimaneggiamenti, tanto che non può definirsi una suddivisione certa ed univoca.

FIGURE RETORICHE

Allitterazioni = v. 1 della "A" ripetuta in "ampia, ansia, alba"--> produce un effetto di apertura, appunto, l'alba come qualcosa che schiude e rivela dopo il buio della notte.
Antitesi= v.1 e v. 17 "alba" e "notte"--> l'alba è immagine negativa, che rivela il giorno, la perdita della gioventù e delle illusioni. La notte è invece vista in maniera positiva, come un momento in cui ancora è possibile lasciarsi cullare dalle illusioni.
Personificazione= v. 1 "ansia dell'alba"--->  L'ansia è stato tipicamente umano. Ungaretti intende qui una certa "fretta" delle luci del giorno di svelare il mondo, rimasto in ombra nel buio della notte. -vv. 4-5 "lamento delle foglie"--> il rumore delle foglie calpestate o mosse dal vento è percepito come un lamento 
Inversione= v. 9 "passata è appena l'ora..."--> figura d'ordine che mette ad inizio verso, e quindi in risalto, la parola "passata" a sottolineare come la giovinezza sia ormai perduta
Latinismo= v. 12 "deserto" dal latino "deserere" che significa appunto abbandonare(il poeta infatti si sente abbandonato dalla giovinezza)
Ipallage= v. 13 "perso.... malinconia" Ungaretti sposta l'incurvamento (l'ingobbirsi) tipico dell'uomo ormai vecchio o rattristato al sentimento della malinconia






lunedì 1 aprile 2019

IL TRENO HA FISCHIATO FABULA E INTRECCIO

FABULA

Il signor Belluca è un modesto impiegato contabile che vive con la moglie cieca, la suocera e la sorella della suocera, anch'esse cieche e ormai vecchie, le due figlie vedove e i loro bambini. Vivono tutti insieme in una casa piccola, con solo tre letti matrimoniali e ogni notte si verificano zuffe e litigi per scegliere il posto in cui dormire. Belluca invece non dorme: per poter sfamare tutti lavora fino a tardi, scrivendo e facendo di conto.
Di giorno lavora in un ufficio dove viene deriso e maltrattato da tutti per il suo atteggiamento sempre docile e remissivo.
Una notte Belluca, che per la stanchezza si era buttato a dormire su un vecchio divano, sente un treno fischiare in lontananza. Da quel momento egli avverte come se le sue orecchie si fossero improvvisamente sturate e insieme ad esse anche la sua mente. Così immagina di partire su quel treno, visitando i luoghi e le città del mondo che non aveva mai potuto vedere.
La mattina dopo arriva in ufficio con mezz'ora di ritardo.
Durante tutto il giorno non combina niente e alla sera viene sgridato malamente dal capoufficio a cui sembra impossibile che Belluca non abbia svolto come sempre il proprio lavoro. L'uomo prova a spiegare cosa è successo quando ha sentito il fischio di quel treno, ma le sue parole sembrano le farneticazioni di un pazzo e viene portato di peso in manicomio.
Qui lo vanno a trovare i suoi colleghi e anche il narratore della storia, un suo vicino di casa, che invece sembra capire molto bene quello che è successo all'amico.
E' a lui che Belluca racconta tutta la storia dal principio, confidandogli anche che presto tornerà al lavoro, ma che non permetterà più a nessuno di trattarlo come prima.

INTRECCIO

I colleghi di Belluca vanno a trovarlo in manicomio. Sentendolo pronunciare parole per loro senza senso si convincono che sia davvero impazzito da quando, la sera prima, si è ribellato ad un rimprovero del capoufficio.
Belluca è sempre stato docile e ligio al lavoro, mai un ritardo o un compito non svolto. Per anni i colleghi avevano provato a suscitarne le reazioni, un po' per ridere e un po' sperando di vederlo perdere il controllo. Ma l'uomo aveva sempre accettato in silenzio le loro vessazioni, tranne la sera precedente quando appunto si era ribellato al capoufficio che, per una volta, lo stava riprendendo a ragione non solo perché non aveva svolto come sempre il suo lavoro, ma, al mattino, era arrivato con mezz'ora di ritardo. Belluca allora aveva iniziato a farneticare di un treno che fischiava e, credendolo impazzito, era stato portato di forza in manicomio.
La notizia dell'improvvisa pazzia di Belluca giunge anche ad un suo vicino (il narratore della storia) il quale invece sembra capire perfettamente che cosa possa essere successo. Il vicino racconta che l'uomo vive da anni una situazione familiare difficile: sua moglie è cieca e in casa con lui abitano anche la suocera e la sorella della suocera, oramai vecchie e cieche anch'esse, le due figlie rimaste vedove e i loro figli. La casa è piccola, ci sono pochi letti e ogni sera si verificano zuffe e litigi per trovare un posto in cui dormire. Solo Belluca non dorme: dovendo sfamare tutte quelle bocche lavora anche di notte, facendo di conto e ricopiando testi.
Quando il vicino va a trovarlo in ospedale, Belluca gli racconta che due sere prima, dopo aver lavorato fino a tardi, si era buttato su un vecchio divano per riposare un po' e all'improvviso aveva sentito il fischio di un treno in lontananza. Quel fischio, spiega Belluca, gli aveva sturato le orecchie e aperto la mente. Aveva idealmente viaggiato su quel treno, visitando tutti i posti del mondo che mai aveva potuto vedere. Si era sentito come ubriaco per quell'improvvisa scoperta del mondo e per questo era sembrato pazzo.
Belluca confida che tornerà a fare il suo lavoro, ma che non permetterà più a nessuno di trattarlo come un tempo e che, ogni tanto, salirà su quel treno per allontanarsi e viaggiare con la mente.