domenica 27 gennaio 2019

FRASI CON IL COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO

Alcune frasi che contengono il complemento predicativo del soggetto (evidenziato in arancione è il soggetto, in verde il predicativo)

1)Laura è tornata stanchissima dal viaggio

2)Durante l'interrogazione Paolo è diventato rosso

3)Siamo rimasti imbambolati davanti alla Tv per tutto il giorno (noi è soggetto sottinteso)

4)Scipione tornò vincitore da Cartagine

5) Per la sua simpatia Filippo è stato soprannominato il clown

6)Il padre di Simona è stato eletto consigliere nel comune di Verona

7)A causa del traffico arrivai trafelata all'appuntamento di lavoro (io è soggetto sottinteso)

8)Quel film è stato giudicato spettacolare dalla critica di tutto il mondo

9)Molti atleti olimpici sono risultati positivi al doping

10)Luca ha affrontato la malattia del padre da vero ometto

11)Da tempo mia madre vive sola in quella grande casa

12)Giovanna è stata scelta come portavoce delle casalinghe salernitane

13)Vespasiano diventò imperatore grazie al sostegno dei suoi soldati

14)Alla vista di quel comportamento siamo rimasti esterrefatti (noi è il soggetto sottinteso)

15)Temistocle fu allontanato dalla città come traditore

venerdì 25 gennaio 2019

ANALISI POESIA ATTESA DI VINCENZO CARDARELLI

Oggi che t'aspettavo
non sei venuta.
E la tua assenza so quel che mi dice,
la tua assenza che tumultuava
nel vuoto che hai lasciato,
come una stella.
Dice che non vuoi amarmi.
Quale un estivo temporale
s'annuncia e poi s'allontana,
cosí ti sei negata alla mia sete.
L'amore, sul nascere,
ha di questi improvvisi pentimenti.
Silenziosamente
ci siamo intesi.

Amore, amore, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d'insulti.


PARAFRASI

Oggi che ti aspettavo non sei venuta.
E il fatto che tu non ci sia mi dice qualcosa che in fondo già conosco, la tua assenza risuonava nel vuoto che hai lasciato in me, come il vuoto che si crea quando muore una stella.
(La tua assenza) dice che non mi ami.
Come un temporale estivo che prima sembra arrivare, ma poi si allontana, così tu ti sei negata al mio desiderio (sete) di vederti. 
L'amore che sta sbocciando a volte ha questi ripensamenti.
Senza parlare ci siamo capiti lo stesso.
Amore, amore, come sempre ho voglia di coprirti di fiori e di brutte parole.


ANALISI METRICA

Lirica composta da una strofa di 14 versi liberi (non in rima) e di un distico finale.
I versi sono principalmente quinari, settenari ed endecasillabi.


FIGURE RETORICHE

Enjambement= v. 1 "t'aspettavo/non sei venuta", v. 8 "estivo temporale/s'annuncia", v. 13 "silenziosamente/ci siamo intesi"
Personificazione= v. 4 "la tua assenza che tumultuava" - v. 11 "l'amore ha di questi ripensamenti"
Similitudine= vv.5-6 "nel vuoto che hai lasciato come una stella" - v. 8 "quale un estivo temporale"
Metafora= v. 10 "sete" (sta per desiderio, voglia di vedere l'amata)
Antitesi= v. 16 "vorrei coprirti di fiori e di insulti"

COMMENTO

Il tema annunciato dal titolo, l'attesa dell'amata, si rivela immediatamente un'attesa delusa, un mancato appuntamento che è il segno evidente di un amore che non nascerà.
I principali campi semantici sono infatti quelli dell'assenza, dell'amore negato (assenza - s'allontana - negata) e della solitudine del poeta che è rimasto invano ad aspettare (vuoto - silenziosamente ). 
Le parole chiave sono "assenza", "amore" e le negazioni "non" più volte ripetute.
Lo stile è ricercato, le frasi brevi e si riscontra un equilibrio fra paratassi ed ipotassi. 
Gli enjambements e i frequenti segni di interpunzione conferiscono alla lirica un ritmo lento che ben si accorda con la tematica di un' attesa che si rivela vana. 


giovedì 24 gennaio 2019

ALL'INTERNO DI UN CALL CENTER RIASSUNTO

Nel brano in esame, tratto dal romanzo di Michela Murgia "Il mondo deve sapere", l'autrice racconta in maniera tragicomica la giornata tipo di una lavoratrice all'interno di un call center.
All'inizio viene descritto brevemente l'ambiente di lavoro: le postazioni di lavoro sono molto piccole e i muri sono pieni di cartelli motivazionali e incentivi per le telefoniste che prenderanno più appuntamenti durante le quattro ore di turno lavorativo.
A capo di tutte c'è un'ex telefonista, chiamata Hermann per convenzione, che, essendo stata lei stessa operativa, conosce tutti i trucchi del mestiere e istruisce le nuove arrivate su come affrontare le obiezioni che incontreranno durante le loro telefonate.
La ditta propone un trattamento igienizzante gratuito di tappeti e materassi e l'interlocutore tipo è la casalinga.
Secondo quanto dice Hermann la telefonista deve parlare velocemente per non dar modo di capire esattamente cosa le si stia proponendo e, cosa ancora più importante, non deve mai iniziare una frase con "non" affinché dall'altra parte non si possa rispondere con un "no".
E' necessario sorridere mentre si parla e non dare tregua alle obiezioni facendosi trovare pronti ad ogni replica.
Se proprio si trova una tenace resistenza allora si può ricorrere alla pietà facendo leva sul fatto che loro sono semplicemente telefoniste, pagate non per vendere, ma per prendere appuntamenti, e che, se non raggiungono gli obiettivi minimi, verranno licenziate.
A questo punto anche la casalinga più dura si intenerisce e la missione della telefonista è compiuta.

giovedì 17 gennaio 2019

RIASSUNTO DI SCIENZE IL SOLE

Il Sole è una stella gialla di medie dimensioni la cui struttura si può dividere in:

  • interno
  • fotosfera
  • atmosfera solare


INTERNO 
A sua volta l'interno del Sole è diviso in nucleo, zona radiativa e zona convettiva
La temperatura del nucleo raggiunge i 15 milioni di kelvin. E' qui che avviene la fusione termonucleare. Dal nucleo l'energia sprigionata dalla fusione si espande fino alla zona radiativa (sotto forma di radiazione elettromagnetica). Nella zona convettiva la radiazione elettromagnetica si trasforma in energia termica e viene trasportata verso l'esterno dai moti convettivi (nella zona convettiva, appunto)

FOTOSFERA
E' il disco luminoso che vediamo dalla Terra. La fotosfera è composta da gas incandescenti. Se osservato al telescopio questo disco presenta numerosi granuli---> sono prodotti dai moti convettivi che fanno espandere i gas caldissimi verso l'esterno. Appena i gas si raffreddano ricadono verso l'interno.
Ogni granulo ha una durata di circa 10 minuti (questa continua attività fa sembrare la fotosfera in continua ebollizione) 

ATMOSFERA SOLARE
E' composta da due strati, la cromosfera e la corona, entrambi visibili durante le eclissi.
La cromosfera è lo strato più esterno e "freddo" della fotosfera. Presenta numerose spicole, delle specie di piccole fiammelle dovute al moto dei granuli. 
La corona è un alone luminoso composto da gas fortemente ionizzati.  Lungo i margini della corona questi gas sono rarefatti e le particelle che li compongono si muovono molto velocemente (temperatura altissima). Questi gas riescono, in parte, a sfuggire alla gravitazione esercitata dal Sole generando così i venti solari


ATTIVITA' SOLARE
L'attività solare è l'insieme dei fenomeni che avvengono sul Sole come ad esempio--->

Macchie solari
Sono macchie scure visibili sulla superficie del Sole. In pratica sono zone con temperatura inferiore al resto della superficie.

Protuberanze
Sono delle specie di nubi allungate che sporgono dalla cromosfera. Sono costituite da gas ionizzati che restano intrappolati dall'attività magnetica del Sole.

Brillamenti
Sono esplosioni che durano circa un'ora e avvengono vicino alle macchie solari. Dopo circa un giorno da questi brillamenti le onde radio emesse durante le esplosioni raggiungono la Terra e disturbano le comunicazioni a lunga distanza. 
Effetto dei brillamenti sono anche le aurore polari.

sabato 12 gennaio 2019

RIASSUNTO MARIE CURIE

Marie Curie è stata una famosa scienziata polacca, vincitrice di due Premi Nobel.
Il suo vero nome era Maria Sklodowska ed era nata a Varsavia, il 7 Novembre 1867.
I suoi genitori erano entrambi insegnanti e Marie era la più piccola di 4 fratelli: Jozef, Zofia, Bronia ed Helena.
Pur essendo un'ottima studentessa, dopo il ginnasio non proseguì gli studi in quanto a quell'epoca le donne non potevano accedere ai corsi universitari. Marie lavorò quindi come governante presso alcune famiglie polacche, finché, nel 1891, riuscì a trasferirsi a Parigi, ospite della sorella Bronia e di suo marito, dove si iscrisse all'Università della Sorbona.
Nel 1893 si laureò in Fisica Generale e l'anno dopo conseguì anche la laurea in Matematica.
Duranti gli studi universitari Marie conobbe Pierre Curie, l'uomo che sarebbe diventato suo marito e da cui ebbe una figlia, Irene, nata nel 1897.
Proprio nel 1897 Marie iniziò i suoi studi sulla pechblenda, un minerale radioattivo principale fonte di uranio. Esaminando moltissimi campioni di questo minerale i coniugi Curie riuscirono ad isolare un elemento 330 volte più radioattivo dell'uranio e lo chiamarono polonio, in onore del paese di origine di Marie.
Dopo un lavoro durato anni, finalmente, nel Marzo del 1902 Pierre e Marie  riuscirono ad isolare un atomo di radio. Questa fu considerata una grandissima rivoluzione a livello medico-scientifico e i due scienziati balzarono agli onori delle cronache mondiali.
Nel 1903 venne loro conferito il premio Nobel per la Fisica e nel 1904 Marie diede alla luce un'altra bambina, Eve.
Nel 1905 Pierre Curie morì per un incidente stradale (venne investito da una carrozza) e a Marie venne offerta la cattedra di Fisica, appartenuta in precedenza al marito, presso l'università della Sorbona.
Nel 1911 Marie fu insignita di un secondo premio Nobel, questa volta per la Chimica, e la scienziata proseguì la sua ricerca sul radio, nonostante fosse ormai chiaro che questo minerale provocasse gravi danni per la salute umana.
A Marie infatti venne diagnosticata una grave forma di anemia aplastica che la portò alla morte, avvenuta il 4 Luglio del 1934 quando aveva 66 anni.
Ancora oggi tutti i suoi appunti e gli oggetti che le appartennero sono conservati in apposite scatole piombate perché considerati altamente pericolosi a causa della loro radioattività.

mercoledì 9 gennaio 2019

SPAZIO TEMPO E NARRATORE NE L'AMICA GENIALE DI ELENA FERRANTE

SPAZIO

Il romanzo L'amica geniale di Elena Ferrante è ambientato in un rione di Napoli dove vivono diverse famiglie le cui vicende si intrecciano con quelle delle due protagoniste Elena e Raffaella (Lila).
Il quartiere per le bambine rappresenta quasi un universo a parte, un mondo chiuso dove c'è la loro scuola, la salumeria, la rosticceria, le loro case e il tunnel.
Il tunnel è il collegamento (fisico e metaforico) con il mondo "esterno", con la città di Napoli che le bambine sognano e che iniziano a conoscere durante l'adolescenza in occasione di alcune passeggiate con gli amici.
La descrizione dello spazio è di tipo diegetico, cioè i luoghi vengono descritti durante la narrazione, intrecciandosi continuamente con la vita delle persone che abitano nel rione.
L'azione narrativa e le vicende sono direttamente collegate con la descrizione dei luoghi, infatti anche il rione cambia e si sviluppa così come fanno Elena e Lila, che crescono e da bambine si fanno via via più grandicelle. Allo stesso modo il rione si modifica e risente dello sviluppo economico dell'Italia di quegli anni (anni '60= boom economico), con negozi che vengono ampliati e altri che chiudono per far posto a nuove attività.


TEMPO 

Il romanzo inizia nel tempo presente con una lunga prolessi narrativa (un flash-forward o anticipazione) quando Elena, una delle due protagoniste, riceve una telefonata dal figlio della sua amica Lila (Raffaella) che la informa della sparizione della madre.
Questa telefonata mette in moto una serie di ricordi che ripercorrono l'infanzia e l'adolescenza delle due amiche.
Elena e Lila si conoscono quando hanno sei anni e frequentano la prima elementare. Nel corso della prima parte del romanzo la scansione temporale sarà scandita proprio dal cambiamento delle classi e della scuola delle due bambine.
Il romanzo inizia negli anni del dopoguerra e prosegue fino agli anni '60.
Il tempo è di tipo determinato, con precisi riferimenti temporali che conferiscono alla narrazione un effetto di realismo.

NARRATORE

La storia è narrata da Elena Greco, che è una delle due protagoniste del romanzo.
E' quindi un tipo di narratore interno e palese e proprio all'inizio Elena dichiara di voler scrivere ogni dettaglio e ogni ricordo dell'amicizia fra lei e Lila.
Le vicende sono narrate in prima persona ed esposte in modo soggettivo.