giovedì 12 luglio 2018

PARAFRASI IL GARZONE CON LA CARRIOLA UMBERTO SABA

È bene ritrovare in noi gli amori
perduti, conciliare in noi l'offesa;
ma se la vita all'interno ti pesa
tu la porti al di fuori.

Spalanchi le finestre o scendi tu
tra la folla: vedrai che basta poco
a rallegrarti: un animale, un gioco
o, vestito di blu,

un garzone con una carriola,
che a gran voce si tien la strada aperta,
e se appena in discesa trova un'erta
non corre più, ma vola.

La gente che per via a quell'ora è tanta
non tace, dopo che indietro si tira.
Egli più grande fa il fracasso e l'ira,
più si dimena e canta.


PARAFRASI

E' bene ritrovare dentro di noi il senso dell'amore che abbiamo perduto;
perdonare le offese;
ma se ti senti oppresso da ciò che hai dentro di te,
esternalo/buttalo fuori.
Apri le finestre oppure scendi  
tra la gente: ti accorgerai che basterà poco
a farti sentire più allegro: un animale, un bambino che gioca,
o un ragazzo di bottega (garzone) vestito di blu che tenendo una carriola
si fa strada urlando fra la gente 
e se in una discesa trova una salita,
ecco che invece di correre sembra volare.
C'è tanta gente a quell'ora per strada e si lamenta al passaggio del garzone.
Lui invece, più le persone inveiscono si arrabbiano, più è felice e si dimena.


ANALISI METRICA

Lirica composta da 16 versi (endecasillabi e settenari) divisi in 4 strofe (sono quattro quartine) che rimano 
ABBA CDDC EFFE GHHG 


FIGURE RETORICHE
Enjambement: v. 1 "amori/perduti" - v. 5 "scendi tu/tra la folla" - v. 6 "basta poco/ a rallegrarti" - v. 16 "è tanta/non tace"
Metonimia: v. 7 "gioco" Il poeta qui usa la parola gioco per alludere ai bambini
Antitesi: vv. 3-4 "all'interno-al di fuori"
Anastrofe: vv. 8-9 "o, vestito di blu, un garzone" 
Iperbole: v. 12 "non corre più, ma vola"

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