mercoledì 28 febbraio 2018

RIASSUNTO L'UOMO CHE PIANTAVA ALBERI DI JEAN GIONO


Al centro del romanzo "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono è la figura di un pastore, Elzéard Bouffier, che vive sulle pendici provenzali delle Alpi. L'uomo trascorre la maggior parte del suo tempo piantando ghiande da cui, si augura, nasceranno un giorno delle querce.
Narratore della storia è un giovane ragazzo che conosce Elzéard durante un'escursione: dopo aver finito le scorte di acqua riceve aiuto dal pastore e inizia fra i due una conoscenza che durerà per molti anni.
Elzéard spiega al giovane il suo intento di ridare vita a quei luoghi così aridi e desolati, piantando frutti che genereranno alberi.
Quando scoppia la Prima Guerra Mondiale il giovane si arruola come soldato, mentre il pastore continua il suo lavoro di piantatore di alberi.
Dal 1920 in poi il ragazzo inizia a visitare Elzéard ogni anno e lo fa sia per godere dell'aria pulita di quei luoghi, sia perché inizia ad amare e ad ammirare il paesaggio che, grazie al lavoro dell'amico, sta iniziando a cambiare.
Quindici anni dopo, nel 1935, Elzéard riceve la visita di una delegazione governativa che viene ad esaminare la foresta e la mette sotto protezione dello Stato.
All'inizio della seconda guerra mondiale la Francia ha urgente bisogno di legname, ma la foresta di Elzéard non corre pericolo di essere disboscata.
Il narratore incontra l'amico pastore per l'ultima volta nel 1945: il paesaggio arido si è trasformato in una regione viva e bellissima; come lui molti altri si sono accorti del cambiamento e hanno iniziato a ripopolare i dintorni della foresta dove ora sorgono fattorie e coltivazioni.
Il racconto si chiude con una nota del narratore in cui ci dice che Elzéard Bouffier è morto nel 1947, in una casa di riposo.

domenica 25 febbraio 2018

ANALISI I SEMINATORI D'ANNUNZIO

Van per il campo i validi garzoni
guidando i buoi da la pacata faccia;
e, dietro quelli, fumiga la traccia
del ferro aperta alle seminagioni.

Poi, con un largo gesto delle braccia,
spargon gli adulti la semenza; e i buoni
vecchi, levando al ciel le orazioni,
pensan frutti opulenti, se a Dio piaccia.

Quasi una pia riconoscenza umana
oggi onora la Terra. Nel modesto
lume del sole, al vespero, il nivale

tempio de’ monti inalzasi: una piana
canzon levano gli uomini, e nel gesto
hanno una maestà sacerdotale.


PARAFRASI
I giovani, forti e robusti,
guidano i buoi, dall’espressione tranquilla;
e dietro di loro fuma il solco, 
tracciato dall’aratro e pronto per la semina.
Poi gli adulti spargono i semi nella terra
con un ampio gesto delle braccia,
e, infine, i vecchi, innalzando al cielo le loro preghiere,
sperano in un abbondante raccolto.
Oggi la terra riceve l'onore
della devota riconoscenza umana. Nella tenue 
luce del tramonto si stagliano i monti coperti dalla neve:
sembrano il tempio che dà al canto e ai gesti degli uomini
la solennità di un rito.


Analisi metrica
Sonetto che rima ABBA BAAB (rime chiuse) CDE CDE
Predominanza di vocali aperte nelle quartine (ritmo lento corrisponde alla lentezza del movimento dei contadini)

Commento
La lirica di D'Annunzio descrive una scena importante della vita contadina: il momento della semina. E' una scena ambientata in inverno (lo si capisce dalla terra smossa che "fumiga" a contatto con l'aria fredda e dal "nivale", cioè dai monti innevati). 
Protagonisti sono tre generazioni di uomini - ragazzi, adulti e vecchi- che contribuiscono ognuno a proprio modo al duro lavoro contadino. Ma è anche posto in rilievo il ruolo degli animali, i buoi, che pacatamente condividono la fatica dei contadini. A questo proposito è bene rilevare quasi un'umanizzazione della bestia, che nelle parole del poeta non possiede più un muso, bensì una faccia.
Tutta la scena acquista nelle parole del poeta una forte sacralità: più che umili lavoratori, i seminatori sembrano sacerdoti che stanno compiendo un rito di cui la Terra può sentirsi onorata. 
A livello stilistico la lirica ha un ritmo complessivamente lento, più evidentemente nelle due quartine dove la predominanza delle vocali larghe (A e O) contribuisce a sottolineare la lentezza, la pacatezza del lavoro degli uomini e dei buoi. Nelle due terzine il ritmo è spezzato da diversi enjambements. 
Questa poesia fa parte della raccolta "La Chimera", insieme ad altre liriche scritte fra il 1883 e il 1889 e nello specifico della sezione Rurali, che comprende composizioni ancora fortemente improntate da una retorica di influenza carducciana, che esalta i valori sacri della terra e dei suoi coltivatori.


mercoledì 21 febbraio 2018

ANALISI IO MI RIVOLGO INDIETRO A CIASCUN PASSO PETRARCA

Io mi rivolgo indietro a ciascun passo
col corpo stancho ch’a gran pena porto,
et prendo allor del vostr’aere conforto
4 che ’l fa gir oltra dicendo: Oimè lasso!

Poi ripensando al dolce ben ch’io lasso,
al camin lungo et al mio viver corto,
fermo le piante sbigottito et smorto,
8 et gli occhi in terra lagrimando abasso.

Talor m’assale in mezzo a’ tristi pianti
un dubbio: come posson queste membra
11 da lo spirito lor viver lontane?

Ma rispondemi Amor: Non ti rimembra
che questo è privilegio degli amanti,
14 sciolti da tutte qualitati humane?



PARAFRASI

Io mi volto indietro ad ogni passo,
col corpo fiaccato dal grande dolore che provo,
e cerco conforto nell'aria che spira dal luogo dove ti trovi [sta parlando di Laura]
che mi fa proseguire oltre dicendo: povero me!

Poi ripensando a Laura [dolce ben] che io sto lasciando,
all'eternità e alla mia breve vita,
mi fermo e sbalordito e pallido
abbasso gli occhi a terra piangendo.

A volte, quando piango per la tristezza,
mi viene un dubbio: come può un corpo continuare a vivere
se lo spirito lo ha abbandonato?

Mi risponde Amore dicendomi se non ricordo
che questo è un privilegio che hanno gli amanti
di vivere liberi dalle leggi che regolano gli altri uomini.


Analisi Metrica
La lirica è un sonetto (due quartine e due terzine) che rima ABBA ABBA CDE DCE


Figure retoriche

Latinisimi: v. 3 "aere", v. 4 "gir" (andare, dal verbo latino "ire"), v. 14 "qualitati"
Enjambement: vv. 3/4 "conforto-che l' fa gir oltre"
Metafore: v. 5 "dolce ben" (Laura) v. 6 "camin lungo" (l'eternità del tempo)
Antitesi: v. 6 "camin lungo e viver corto"
Sineddoche: v. 7 "piante" (piante dei piedi)
Iperbato: v. 9 "talor m'assale/un dubbio"
Personificazione: v. 12 "Amor"
Provenzalismi: v. 12 "rimembra"


Commento

In questo sonetto Petrarca tratta il tema dell'allontanamento dall'amata: il poeta intraprende un viaggio che lo porterà in Europa e vuole descrivere la sofferenza di doversi separare da Laura.
La tematica è chiaramente evidente fin dai primi due versi: il poeta è in cammino e non trova la forza di proseguire, se non voltandosi indietro e respirando quella stessa aria che proviene dal luogo dove ha lasciato l'amata. A questo proposito l' "aere" del verso 3 può significare sia letteralmente "l'aria", quindi il vento che spira dal luogo dove vive Laura, sia, metaforicamente, l'immagine di Laura stessa, la sua visione che in qualche modo riesce a dargli la forza di andare avanti.
A livello contenutistico le prime due quartine descrivono lo stato d'animo del poeta mentre intraprende il viaggio; la prima terzina esprime il dubbio di Petrarca su come sia possibile che il suo corpo continui a vivere se la sua anima è rimasto vicina a Laura e l'ultima terzina contiene la risposta di Amore e cioè che per gli amanti è possibile tutto, perché hanno doti speciali, diverse da coloro che non amano. 
Il concetto dello spirito che vive separato dal corpo "fisico" deriva a Petrarca dalle dottrine platoniche che era la filosofia maggiormente in voga durante il Medioevo.
A livello stilistico metro e sintassi coincidono.


















mercoledì 14 febbraio 2018

ESAME ORALE DI INGLESE

Di seguito indichiamo alcuni suggerimenti pratici per sostenere l'esame orale di inglese (o un colloquio in lingua) costruendo un discorso fluente e senza troppi intoppi  :-)

IMPORTANTE

Se non capite la domanda chiedete tranquillamente all'esaminatore di ripetere--->
COULD YOU REPEAT, PLEASE?



Dare la propria opinione
I think that/Idon't think that--->Penso che /Non penso che
I believe that/I don't believe that--->Credo che/ Non credo che
In my opinion--->Secondo me (nella mia opinione, letteralmente)
For me--->Per me
Personally, I think/believe---->Personalmente penso/credo

Parlare dei vantaggi (o degli svantaggi) di qualcosa
There are advantages and disadvantages---> ci sono vantaggi e svantaggi...
One of the advantage is---->uno dei vantaggi è
One of the disadvantages is--->uno degli svantaggi è

Parlare del passato usando "used to"
Now it's different, but I used to----> ora è diverso, ma (una volta) ero solito/solitamente
When I was younger I used to---> quando ero più giovane, ero solito
I/We/They didn't use to---->Io, noi, loro non erano soliti

Esprimere accordo o disaccordo
I'm not sure I agree with you---> non sono sicuro di essere d'accordo con te
I'm sorry I don't agree--->mi dispiace, non sono d'accordo
I completely agree---> sono completamente d'accordo
I couldn't agree more--->non potrei essere più d'accordo
I see your point, but---> capisco il tuo punto di vista, ma
I'm not so sure about that---> non sono del tutto sicuro di questo

Dare consigli e suggerimenti a qualcuno:
What you should do is ---> ciò che dovresti fare è
If I were you, I would----> se fossi in te, io...
You ought to---> dovresti (+ verbo)
You'd better--->Sarebbe meglio che tu (+ verbo)
Have you thought about .... (+ verbo in -ing)---> hai pensato di.....
What should be done is----> ciò che dovrebbe essere fatto è


Parlare/presentare se stessi

My name is ...---> mi chiamo
I’m from ... / I live in ... ---->sono di, vengo da, vivo a
I was born in ...---> sono nato a
I’m ... years old.--->ho ..... anni
I go to ... school--->vado a scuola
The subjects I like most are ... because ...--->le materie che preferisco sono..... perché...
I don’t like ... because ...---->non mi piace..... perché.....
In my free time / After school, I ...---->nel tempo libero/dopo la scuola...
My best friends are ... ---->i miei migliori amici sono...
I have ... brothers and sisters.---->ho..... sorelle/fratelli
In the future, I’d like to ... because ...--->da grande, in futuro mi piacerebbe.....perché.....



Descrivere una foto o un quadro


Dire quello che si vede nella foto:
In the picture I can see ...---->nella foto si vede...
There’s / There are ...---->c'è/ci sono
There isn’t a ... / There aren’t any ...---->non c'è/non ci sono....

Descrivere ciò che sta avvenendo usando il present continuous
The man is ...ing--->l'uomo sta... (camminando, mangiando, guidando)
The people are ...ing--->le persone stanno (camminando, mangiando, parlando)
It’s raining, the sun is shining, it's cloudy--->piove, splende il sole, è nuvoloso


Descrivere e collocare gli elementi della foto
At the top/bottom of the picture we can see/there are...--->in alto/in basso nella foto si vede/ci sono
In the middle of the picture ...--->a metà della foto, in mezzo
On the left/right of the picture ...--->sulla sinistra/sulla destra
next to--->vicino a
in front of----->di fronte
behind---->dietro
near--->vicino
on top of---->in cima a
under---->sotto

Se non siete certi di quello che si vede nella foto usate queste espressioni
It looks like a ...---->sembra
It might be a ...---->potrebbe essere
He could be ...---->potrebbe essere
Maybe it’s a ..---->forse è




lunedì 12 febbraio 2018

TESINA SU HARRY POTTER

Storia=Nazismo/Fascismo e teoria della razza (il mondo magico discrimina i "babbani")
Geografia=Il Giappone (da collegare ai treni a levitazione magnetica)
Italiano=Pirandello (focus sulla famiglia come "trappola"--> i Dursley)
Inglese=La scrittrice J.K Rowling
Francese=Il sistema scolastico francese (da collegare a Beauxbatons)
Scienze=Einstein e la relatività
Tecnologia=L'evoluzione del treno (dalla macchina a vapore alla levitazione magnetica)
Arte=Il Futurismo (quadri in movimento)
Musica=Gli spettacoli della CineConcerts
Ed. Fisica=Il quidditch



ALTERNATIVE

Storia=La dittatura nazista/fascista (da collegare alla figura di Voldemort)
Geografia=I luoghi letterari per eccellenza (dalla Grecia omerica, a Baker Street all'Isola di Peter Pan)
Geografia=Gli Stati Uniti (focus su Hollywood da collegare a Tecnologia e cinema)
Geografia=Il Regno Unito (focus sulle colonie/Commonwealth)
Italiano=Breve saggio sul romanzo di formazione
Italiano=Giovanni Pascoli (tema dell'orfanaggio che accomuna Harry e Pascoli)
Italiano=Breve saggio sul genere fantasy
Italiano=Breve saggio sulla letteratura per l'infanzia (si possono inserire anche Calvino, Rodari, etc.)
Italiano=Confronto Achille - Harry Potter (entrambi eroi resi invincibili dalle loro madri)
Scienze=Il sistema solare (focus sulla Luna-->fasi lunari/lupi mannari in Harry Potter)
Scienze=L'alchimia
Scienze=La genetica
Tecnologia=L'industria cinematografica
Arte=Le rune
Musica=Colonna sonora di Harry Potter
Ed.Fisica=Lo sport a scuola



sabato 10 febbraio 2018

TESINA SULL'ACQUA

Storia=Seconda Rivoluzione Industriale
Geografia=Gli USA (focus sulla regione dei Grandi Laghi)
Italiano=Giuseppe Ungaretti "I Fiumi"
Inglese=Poesia "Water is thaught by thirst" di Emily Dickinson
Francese=Analisi della poesia "Le pont Mirabeu" di Apollinaire
Scienze=Le falde acquifere
Tecnologia=La centrale idroelettrica
Arte=Paul Steck "Annegamento di Ofelia"
Musica=Georg Handel "Musica sull'acqua" (Water Music)
Ed. Fisica=Il nuoto (o qualunque altro sport acquatico)


ALTERNATIVE

Geografia=L'elemento acqua sulla Terra
Geografia=L'Antartide (presenza di ghiacciai)
Geografia=La Groenlandia
Geografia=L'India (focus sul Gange)
Italiano=Aldo Palazzeschi "La fontana malata"
Italiano=Giovanni Pascoli "Lavandare"
Scienze= I fluidi (argomento di fisica)
Scienze=L'acqua all'interno del corpo umano
Scienze=Il ciclo dell'acqua
Tecnologia=La pila elettrica e l'elettolisi
Arte= Van Gogh "Notte stellata sul Rodano"
Arte=PAblo Picasso "Figure sulla spiaggia"



venerdì 9 febbraio 2018

10 FRASI CON IL PRONOME RELATIVO CHE

Alcune frasi con il pronome relativo CHE ( soggetto - complemento oggetto - congiunzione)


CHE soggetto

1) Quel ragazzo che parla con Sonia è mio cugino
2)L'uomo che ha causato l'incidente è stato arrestato
3)Tutti gli studenti che sono stati già interrogati non faranno la verifica di recupero
4)Il freddo ha gelato i fiori che stavano crescendo in giardino
5)La ragazza che mi sedeva accanto non ha smesso un attimo di chiacchierare
6)I monumenti che sono stati restaurati saranno aperti al pubblico dal mese di maggio
7)Ho uno zio in Germania che ha fatto fortuna aprendo una gelateria
8)Einstein è lo scienziato che ha scoperto la relatività
9)La Lego è un'azienda che produce giocattoli
10)La Route 66 è la strada che va da Chicago a Los Angeles


CHE complememento oggetto

1)La pizza che abbiamo ordinato è veramente buona
2)Mi ha telefonato la ragazza che abbiamo conosciuto ieri
3)La macchina che ho comprato ha problemi al motore
4)Ti faccio leggere la poesia che ho scritto per Eleonora
5)E' appena passato il ragazzo che avevi salutato alla festa
6)Hai già guardato il film che ti avevo consigliato?
7)Il libro che sto leggendo è molto interessante
8)Sara è l'amica che apprezzo di più
9)Ho perso il cellulare che mi aveva regalato mia sorella
10)Il ragazzo che hai salutato è molto carino



CHE congiunzione

1)Volevo dirti che ti ho pensato tanto in questi giorni
2)Credo che Laura non farà in tempo ad arrivare alla festa
3)Sono sicuro che sarai un ottimo studente universitario
4)Stai tranquillo che andrà tutto bene all'esame
5)Non posso certo affermare che sia stata una bella serata
6)Vuoi che rimanga anche io o posso tornare a casa?
7)Ti ho detto mille volte che stavi sbagliando
8)Non credere che sia tutto semplice nel mondo del lavoro
9)Penso che tu abbia ragione
10)Siamo tornati a casa dopo che si era messo a piovere








lunedì 5 febbraio 2018

ANALISI NELLA BELLETTA D'ANNUNZIO

Analisi della poesia "Nella belletta" di Gabriele d'Annunzio 


1Nella belletta i giunchi hanno l’odore A
delle persiche mézze e delle rose  B
passe, del miele guasto e della morte.  C

4Or tutta la palude è come un fiore   A
lutulento che il sol d’agosto cuoce, D
con non so che dolcigna afa di morte. C

5Ammutisce la rana, se m’appresso.  E
Le bolle d’aria salgono in silenzio.   F



Parafrasi

Nella fanghiglia delle paludi
i giunchi hanno l'odore delle pesche troppo mature e delle rose
appassite, del miele andato a male e della morte.
Adesso la palude sembra un fiore fangoso
surriscaldato dal sole di agosto, 
in un'aria dolciastra che sa di putrefazione.
La rana tace, se mi avvicino.
Le bolle d'aria salgono dal fondo dello stagno silenziosamente.


Analisi metrica
Il componimento è un madrigale, composto da due terzine e un distico (coppia di due versi) che rimano ABC ADC EF.

Figure retoriche
Enjambement= vv. 2-3 "rose/passe" // vv. 4-5 "fiore/lutulento" (gli enjambements conferiscono lentezza al testo, accompagnano l'idea di un lento disfacimento delle cose e della vita tutta, non solo nella palude)
Similitudine=v. 4 "come un fiore"
Metafora= v. 5 "che il sol d'agosto cuoce"
Sinestesia= v. 4-5 "fiore lutulento"
Ossimoro= vv. 4-5 "fiore lutulento"


Commento
La lirica fa parte della raccolta Alcyone ed è l’ultima di undici poesie che il poeta dedica all'estate.
La bella stagione sta volgendo al termine e questo genera nel poeta  una sensazione di morte e di nostalgia. Il calore estivo qui non è foriero di vita e di gioia, ma di disfacimento e morte.
La palude odora e ribolle, arroventata dal sole. Nelle cose che stanno marcendo sotto il caldo estivo si intuisce la sensazione di morte che il poeta vuole esaltare coi suoi versi.
E' importante sottolineare che il poeta fissa le immagini più efficaci del disfacimento proprio in quelle forme che rappresentano la pienezza dei frutti e della vitalità estiva: le pesche (ora marce), i fiori (ora appassiti), il miele (andato a male).
Non è una lirica particolarmente musicale, ci sono poche rime (odore/fiore - "morte/morte") e il  ritmo è lento, sottolineato dagli enjambements e dalle parole che aprono e chiudono il distico finale "ammutisce/silenzio".
Tutto sembra spegnersi con la fine dell'estate come rivela la parola morte messa in rilievo alla fine di entrambe le terzine ed è la fine non solo di questa stagione dell'anno, ma di una parte della vita.
E' l'autunno che si avvicina che simboleggia la fine dell'amore, della bellezza, del piacere.


giovedì 1 febbraio 2018

RIASSUNTO CICERONE

Marco Tullio Cicerone nasce nel 106 a.C ad Arpino (Lazio) da una famiglia non "nobile", ma appartenente all'ordine equestre--> abbastanza ricchi da avviarlo alla carriera politica.

Gli studi
Studia a Roma con maestri greci di filosofia e retorica e frequenta il Foro fin da giovane.
Nell'81 a.C (ha 25 anni) sostiene la sua prima causa--> l'orazione Pro Quinctio. Dal 79 al 77 a.C va in Grecia e in Asia Minore per perfezionare gli studi. Tornato a Roma intraprende la carriera politica:--> nel 75 a.C. diventa questore in Sicilia e l'anno dopo (76 a.C.) entra in Senato.
Nel 63 a.C viene eletto console, vincendo le elezioni contro Lucio Sergio Catilina.

Il Consolato
Durante gli anni del consolato Cicerone ha posizioni conservatrici: difende gli ottimati (i ceti forti economicamente-->senatori e cavalieri) contro i populares, sostenuti da Giulio Cesare che invece voleva riforme per i ceti meno abbienti. La questione più spinosa che Cicerone dovette affrontare durante il consolato fu

La congiura di Catilina
Lucio Sergio Catilina, dopo essere stato nuovamente sconfitto all'elezione come console, si stava preparando a impadronirsi del potere con la forza. I suoi piani furono scoperti da Cicerone che lo attaccò violentemente con un'orazione (la prima Catilinaria) e lo costrinse a lasciare Roma. Quando 5 capi della congiura vennero arrestati. Cicerone si mostrò a favore della pena di morte, mentre Cesare era contrario. Catilina morì nel 62 a.C combattendo contro l'esercito romano in Etruria.

La decadenza e l'esilio
Dopo la morte di Catilina, l'importanza politica di Cicerone si affievolisce notevolmente--> sale al potere il Primo Triumvirato con Cesare, Pompeo e Crasso che avevano posizioni più "popolari" rispetto al conservatorismo ciceroniano.
Nel 58, con un processo sommario, Cicerone viene condannato all'esilio per aver mandato a morte i "catilinari", cioè coloro che avevano capeggiato la congiura di Catilina. Gli vengono confiscati i beni e gli viene demolita la casa. L'esilio, in Grecia, dura 16 mesi. Nel 57 Cicerone viene richiamato a Roma grazie all'intervento di Pompeo e di altri amici.

Il riavvicinamento a Cesare
Dopo l'esilio Cicerone si riavvicina a Cesare e a Pompeo, rimanendo però ai margini della politica, anche se si adattò a difendere in tribunale i personaggi legati a Cesare e Pompeo.
Nel 51 è proconsole in Asia Minore e, quando torna in Italia, trova un clima politico surriscaldato dalle tensioni fra Cesare e Pompeo. Cicerone si schiera dalla parte di Pompeo e, dopo che Pompeo viene sconfitto in Egitto, Cicerone torna a Roma riconciliandosi nuovamente con Cesare (47 a.C).

Dolori privati
Dopo che Cesare diventa dittatore, Cicerone limita i suoi interventi pubblici e si dedica all'attività letteraria. All'amarezza per la vita politica, si aggiungono i dispiaceri privati--> nel 46 a.C divorzia da Terenzia, dopo 30 anni di matrimonio. Trovandosi poi in difficoltà finanziarie sposa Publilia, una giovane 21enne di cui era tutore. Nel 45 muore di parto la figlia Tullia e poco dopo fallisce anche il suo matrimonio con Publilia.

Secondo Triumvirato e morte
Dopo l'assassinio di Cesare (15 Marzo 44 a.C) Cicerone si schiera con coloro che l'avevano ucciso, appoggiando Ottaviano e sperando così di diventare suo consigliere (voleva convincerlo a ridare potere e forza al Senato). In realtà Ottaviano si serve di lui per attaccare Antonio, suo rivale--> infatti Cicerone scrive le Filippiche proprio contro Antonio.
Nel 43 a.C quando Antonio e Ottaviano si alleano con Lepido nel Secondo Triumvirato, il nome di Cicerone è uno tra i primi ad essere scritto nelle liste di proscrizione e viene ucciso nella sua villa di Formia, il 7 Dicembre del 43 a.C.
Alcune fonti storiche narrano che la sua testa e le mani mozzate furono portate ad Antonio e poi esposte nel Foro Romano.