domenica 10 dicembre 2017

RIASSUNTO NICCOLO CUSANO

Niccolò Cusano è considerato il maggior rappresentante del platonismo rinascimentale.
Era tedesco, fu cardinale e vescovo.
La sua opera principale è "La dotta ignoranza".
Secondo Cusano la conoscenza è possibile solo quando c'è proporzione fra ciò che si sa e ciò che non si sa--> se ciò che si vuole conoscere è lontanissimo da ciò che si sa già, allora è meglio ammettere la propria ignoranza che in questo caso diventa "dotta", cioè consapevole e fondata su buoni motivi.


Questo è il caso che riguarda la conoscenza di Dio, che è infinito: l'uomo, essendo finito, non potrà mai avvicinarsi abbastanza alla conoscenza di Dio (consapevolezza dei propri limiti).
Si può quindi parlare di teologia negativa: il sapiente non è chi conosce la verità, ma chi conosce la propria ignoranza ed è quindi consapevole dei propri limiti (-->Socrate: so di non sapere).



Secondo Cusano Dio è coincidenza degli opposti-->in Dio ci sono tutte le cose e il loro contrario.
Oltre a ciò, Cusano nega che la parte celeste del mondo abbia una perfezione assoluta--> tutte le parti del mondo hanno lo stesso valore e nessuna ha la perfezione di Dio.
Per Cusano il mondo non ha un centro e una circonferenza (come sosteneva Aristotele), ma il centro è ovunque e la circonferenza in nessun luogo perché la circonferenza e il centro sono Dio stesso che è ovunque e in nessun luogo.
Non essendoci un centro, la Terra non è al centro del mondo--> la Terra è una stella che ha luce e colore come le altre stelle e come ci sono abitanti sulla Terra, così ce ne possono essere sulle altre stelle.
Cusano anticipò in qualche modo il principio d'inerzia--> egli sostenne che ogni corpo persevera nel suo movimento finché il peso o altri ostacoli lo rallentano o lo fermano.

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