venerdì 24 marzo 2017

RIASSUNTO GIOTTO E FORESE DA RABATTA DECAMERONE

Novellatore:Panfilo 
Luogo: Campagna intorno a Firenze (Mugello)
Tempo: Estate
Tema centrale: l'arte della parola


La novella racconta di un vivace scambio di battute tra due illustri uomini del tempo di Boccaccio: uno è il famoso pittore Giotto e l'altro è Forese da Rabatta, insigne giurista, professore di diritto e uomo politico per il comune di Firenze.
Di Forese Boccaccio ci dice che era un grande conoscitore di legge e di diritto ("armario di ragione civile fu deputato"), ma che era di aspetto poco piacevole, per non dire brutto ("di persona piccolo e isformato, con un viso piatto e rincagnato").  Giotto viene presentato come il più grande artista della sua epoca. Boccaccio loda la sua arte dicendo che fu così abile nell'imitare la natura che il "visivo senso degli uomini vi prese errore, credendo essere vero quello che era dipinto". Anche lui, però, proprio come Forese, non aveva certo un bell'aspetto.
I due personaggi si incontrano lungo la strada che dal Mugello va verso Firenze: Forese sul dorso di un cavallo preso a noleggio e Giotto a piedi. Percorso insieme un tratto di strada, vengono sorpresi da un temporale estivo e decidono di rifugiarsi a casa di un conoscente che abita lì vicino per aspettare che la pioggia cessi. Volendo però essere a Firenze per l'indomani, decidono di ripartire e, presi a prestito due cappelli e due vecchi mantelli, riprendono il cammino sotto l'acqua.  Dopo un po' sono tutti bagnati e inzaccherati dal fango e Forese, guardando Giotto, scoppia a ridere chiedendogli se qualcuno vedendolo in quel momento penserebbe davvero a lui come al più grande pittore esistente.
Giotto risponde prontamente che certo lo riterrebbe tale se, vedendo Forese in quello stato, crederebbe che sia uno che conosce almeno l'alfabeto.
A quel punto Forese tace, riconoscendo il proprio errore.

Spiegazione
Boccaccio in questa novella esalta il potere della parola, capace di trarre d'impaccio e di salvare colui che si trova in una situazione scomoda o di pericolo.
Forese provoca Giotto con una battuta e viene indotto a riconoscere il proprio errore dalla risposta arguta dell'amico. Il vero protagonista della novella è Giotto, autore della risposta risolutiva che mette a tacere il provocatore.

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