venerdì 28 febbraio 2014

RIASSUNTO MELCHISEDECH E IL SALADINO

Questa novella, la terza che viene narrata durante la prima giornata del Decameron, narra le vicende di Saladino, ricco e potente sultano d'Egitto e di Siria, che, avendo sperperato molte delle sue ricchezze, si trovò nell'urgente necessità di denaro. Essendo anche avaro, non voleva chiedere un prestito e cercò un modo di ottenerlo senza poi dover nulla in cambio.
Per questo chiamò presso di se' un ricco ebreo, Melchisedech, che viveva ad Alessandria e che faceva talvolta l' usuraio, e gli domandò quale fosse secondo lui la religione autentica tra la quella giudaica, saracena e cristiana.
Melchisedech, che era piuttosto furbo, capì che la sua risposta avrebbe potuto scontentare il sultano e mettere lui in qualche guaio, per cui, invece di dare una risposta secca, decise di narrargli la storia di un uomo ricco che possedeva una pietra molto preziosa da lasciare in eredità solo al figlio più responsabile e fedele. La pietra fu tramandata per molte generazioni fino a quando si trovò nelle mani di un uomo che non sapeva a chi dei suoi tre figli dare la pietra preziosa, poiché erano tutti e tre meritevoli dell'eredità. Egli, allora, fece fare due copie perfette della pietra autentica e, alla sua morte, ognuno dei tre figli ricevette un anello e lo prese per vero, ma non si scoprì mai a quale figlio fosse toccata la pietra autentica.
La storia di Melchisedech servì per far capire al sovrano che, come l'eredità dell'uomo ricco era toccata a chissà chi fra i suoi figli, così, ancora oggi non si poteva sapere quale, tra le tre religioni più importanti, fosse quella autentica.
Saladino rimase stupito dall'intelligenza di Melchisedech e gli disse francamente di aver bisogno di denaro.
L'ebreo prestò i soldi che servivano al sovrano e questi gli restituì poi l'intera somma, aggiungendovi moltissimi doni e facendolo diventare suo amico.

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