lunedì 24 febbraio 2014

RIASSUNTO CAPITOLO 12 PROMESSI SPOSI

Il dodicesimo capitolo de I Promessi Sposi si svolge interamente nella città di Milano e racconta l'inizio della "rivolta del pane" in cui si troverà coinvolto Renzo.
Inizialmente Manzoni presenta il quadro economico e sociale in cui versa il territorio milanese da un paio d'anni: a causa della carestia, dell'abbandono delle terre, delle guerre che sono in corso (successione del ducato di Mantova) e delle imposte troppo alte, il prezzo del pane è lievitato enormemente. I cittadini sono alla fame e, per cercare di risolvere la situazione, il cancelliere Ferrer stabilisce un prezzo fisso a cui il pane deve essere venduto. Questo aiuta la popolazione, ma scontenta i fornai che continuano a pagare la farina molto cara, ma poi devono vendere il pane ad un prezzo molto basso.
L'assalto al forno delle grucce
In seguito alle loro proteste, il prezzo del pane viene alzato di un po', ma, a questo, punto gli animi dei cittadini sono talmente eccitati che, la mattina in cui Renzo giunge a Milano, scoppia la rivolta. Tutto nasce da un primo assalto ad un garzone che trasporta una cesta di pane: il ragazzo viene aggredito e costretto a cedere alla folla il suo prezioso carico. Dopo quest'azione, dilaga la protesta: altri garzoni vengono assaliti finché si arriva a depredare i forni. Il primo a subire il saccheggio è il famoso "Forno delle Grucce" che viene assaltato dalla gente e da cui viene rubato tutto: pane, soldi, farina e perfino gli utensili di legno, che vengono bruciati in un grande falò in Piazza Duomo.
Renzo segue le vicende che accadono intorno a lui sempre un po' discosto, ma curioso e attento. Il giovane si fa trascinare dai movimenti della folla che lo portano ora al forno delle grucce ora in Piazza Duomo, finché, indeciso se tornare al convento dei cappuccini o meno, si lascia ancora una volta trasportare dagli avvenimenti e si dirige coi rivoltosi verso la casa del vicario.

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