lunedì 19 agosto 2013

ANALISI LA VIRTU' DI CHECCHINA DI MATILDE SERAO

Riassunto
Questo romanzo breve, scritto da Matilde Serao, venne originariamente pubblicato a puntate sulla "Domenica Letteraria" nel 1883, poi uscì in volume nel 1884 e, infine, come romanzo breve, nel 1906. 
Il tema de "La virtù di Checchina" è incentrato sul contrasto fra la banalità di una vita borghese e il sogno di un'esistenza favolosa, ben al di sopra delle proprie possibilità. 
Nel racconto ci vengono presentate le vicende di una classe sociale non proprio indigente, ma sicuramente ancora troppo distante dal mondo aristocratico a cui guarda con una certa rassegnazione. 
Checchina è una giovane sposa, una moglie fedele che si trova ad affrontare gli insistenti approcci amorosi di un nobile capitato per caso nella sua vita.
Il marito di Checchina è un medico avaro, insensibile, che non la comprende e non fa nulla per provare a farlo. Un giorno, l'uomo invita a pranzo un elegante marchese, membro dell'alta società, che è tanto raffinato quanto passionale e che cercherà di far breccia nella fedeltà coniugale di Checchina,  proponendole un incontro. La donna si troverà così molto indecisa: da una parte vorrebbe tanto accettare l'invito, dall'altra non riesce a pensare di poter tradire l'uomo che ha sposato. Ad aumentare questo suo stato di indecisione ci sono gli esempi di due figure femminili a lei molto vicine: da un lato ha Isolina, una sua cara amica, moglie fedifraga sempre alla ricerca di un amante, dall'altro ha Susanna, la serva di casa, donna bigotta e dalla rigida moralità. Ma Checchina non compirà mai il "grande passo": saranno prima le circostanze avverse, i banali impicci della quotidianità e, infine, la sua congenita mancanza di coraggio ad impedirle di raggiungere il marchese nel luogo stabilito per il loro appuntamento.

Analisi
Inizialmente il testo fu accolto tiepidamente dalla critica, piuttosto scettica sull'effettivo valore letterario dell'opera. In seguito è stato ampiamente rivalutato, soprattutto per la figura della protagonista, così ben tratteggiata che per il lettore è facile sentirla vicina e provare simpatia per i suoi tentennamenti, per quella sua indecisione che la tormenta e che ci fa sorridere per l'ingenuità.    

Il desiderio di Checchina è in fondo umanissimo: è quello di salire in cima alla scala sociale e poter godere, almeno per un po', dei privilegi della "casta".
Checchina non è veramente innamorata del marchese, ma lo è del mondo che egli rappresenta: raggiungerlo e congiungersi con lui è un modo per concretizzare questo desiderio, è un modo per avere accesso ad un mondo che le è precluso dalla sua condizione sociale e di cui lei vorrebbe, almeno per una volta, sentirsi parte. 

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